STORIA DI REGGIO: IL PORTO DI CALIGOLA

L’interesse dei Romani nei confronti del porto di Reggio ha un’ulteriore e definitiva conferma nei poderosi lavori di ampliamento dell’approdo reggino voluti dall’imperatore Caligola (37-41 a.C.).

La crescita convulsa della città di Roma, capitale cosmopolita dell’Impero, aveva portato con sé molti problemi, il primo dei quali era certamente quello rappresentato dalla necessità di sfamare il milione di persone che la abitavano. Di più, vista la politica del panem et circenses adottata fin da Augusto, l’enorme massa della plebe romana andava nutrita a spese dello Stato, mediante razioni giornaliere erogate. Non si trattava solo di un problema di costi, quanto di un’impresa molto complessa, la cui strozzatura consisteva nell’inadeguatezza del vecchio porto marittimo di Ostia, troppo piccolo per contenere la massa delle imbarcazioni che dovevano trasportare le tonnellate di viveri necessari alla vita della Capitale. Anche in seguito ad un graduale interramento dell’approdo, che rendeva necessarie costanti operazioni di dragaggio da parte delle autorità, le navi onerarie provenienti da tutto l’impero, necessarie a sfamare Roma, si trovavano a dovere attendere il proprio turno giorni, se non addirittura settimane, all’ancora fuori dal porto. La conseguenza di questa situazione era che spesso in città il grano scarseggiava, aumentando il prezzo, pur essendo arrivate ad Ostia molte navi che attendevano solo di potere scaricare il proprio vitale carico.

Trovare una soluzione a questo problema non era semplice. L’unica cosa certa è che non si poteva chiudere il porto per i necessari lavori di ampliamento e di manutenzione straordinaria perché questo avrebbe significato la fine dell’approvvigionamento di Roma, cosa assolutamente impossibile.

Dobbiamo ad un’unica menzione da parte dello storico giudaico Giuseppe Flavio, nella sua opera “antichità giudaiche”, la notizia che la soluzione trovata dall’imperatore Caligola e dai suoi consiglieri fu quella di intraprendere grandiosi lavori di ristrutturazione ed ampliamento del porto di Rhegion, facendo della città il punto di arrivo dell’annona egiziana, cioè del flusso di grano che veniva imbarcato ad Alessandria per nutrire la Capitale.

Dobbiamo dire che tale decisione, all’epoca, non doveva apparire sorprendente quanto sembra oggi. Non solo i rapporti tra Rhegion e l’Egitto erano antichissimi, ma sappiamo da diverse fonti che esisteva una regolare rotta di traghetti e navi commerciali che partivano da Alessandria per fare scalo a Reggio e poi a Puteoli (Pozzuoli). Si trattava solo di stabilizzare, a vantaggio dello Stato, dei rapporti secolari, giacché a Reggio il porto era già di proporzioni enormi, andando da Punta Calamizzi a meridione fino a Rada Giunchi a settentrione, senza contare tutti gli approdi e gli arsenali navali posti tra la città e Leucopetra (Capo d’Armi). Da Rhegion fino a Roma il trasporto del grano sarebbe avvenuto via terra, sfruttando l’ottima via Popilia.

Giuseppe Flavio ci informa che i lavori non furono portati a termine, probabilmente per la morte di Caligola, ed i nuovi progetti di Claudio riguardo al porto di Ostia, con lo scavo ex novo di un grande approdo, i cui lavori, portati a termine sotto Nerone, sono celebrati in una serie di sesterzi di grande bellezza artistica.

Per quanto riguarda Reggio, sappiamo che, anche se il progetto di Caligola non fu portato a termine, ugualmente grandiose furono le opere realizzate, che probabilmente dobbiamo riconoscere nella sistemazione della parte settentrionale del porto reggino, venuta alla luce negli scavi, oggi interrati, dell’ex circolo del tennis e della Stazione Lido. L’imponente ninfeo scenografico, con una cascata artificiale alimentata da una cisterna doveva dare il senso di maestosità entrando nel porto reggino, o anche semplicemente passando attraverso lo Stretto. Dal mare si doveva apprezzare la bellezza architettonica del terrazzamento mascherato ed arricchito dal ninfeo “ad ala”, affiancato da nicchie semicircolari. La zona prescelta doveva fare parte dell’enorme necropoli nord di Rhegion, che si estendeva  da Piazza De Nava fino a Pentimele, ed il quartiere artigianale venuto alla luce nella parte a monte dei ninfei fu probabilmente una delle realizzazioni legate all’ampliamento del porto. In  verità, il quartiere artigianale  appare opera del V secolo d.C., quando il prospetto fu modificato, con la creazione di un portico di fronte alla riva del mare e la realizzazione di una fontana.

In quell’area, del resto, esisteva un monumento molto importante ed antico della polis di Rhegion, anch’esso parzialmente esplorato nel corso degli scavi per la realizzazione della cosiddetta “intubata” della Via Marina, oggi Lungomare Falcomatà. Si tratta di un tempio di epoca pre-classica, nelle cui vicinanze, secondo la voxpopuli, fu ritrovato il kouros di Reggio, certamente connesso con la struttura templare, a nostro avviso il tempio di Apollo Maggiore, da non confondere con quello Minore, situato nei pressi dell’odierna chiesa di San Paolo alla Rotonda. Se la nostra proposta coglie nel segno, possiamo vedere già alla fine del VI sec. a.C., se non prima, il tentativo di monumentalizzare il porto reggino, situandolo tra il santuario di Artemide Fascelide a sud, sicuramente sulla Punta Calamizzi, ed il tempio del fratello della dea, a nord. Scenograficamente, ci sembra una scelta azzeccata.

Tratto da “La storia di Reggio a fumetti” commissionato dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria. Testo del professore Daniele Castrizio

 

VEDI ANCHE:

1) STORIA DI REGGIO: LE MITICHE ORIGINI

2) LA STORIA DI REGGIO: LA FONDAZIONE GRECA

3) LA STORIA DI REGGIO: LA FASE ARCAICA

4) LA STORIA DI REGGIO: LA TIRANNIDE DEGLI ANASSILAIDI

5) STORIA DI REGGIO: LA NUOVA DEMOCRAZIA E LA GUERRA DEL PELOPONNESO

6) STORIA DI REGGIO: LE GUERRE CONTRO DIONISIO IL VECCHIO E LA CONQUISTA DI RHEGION

7) STORIA DI REGGIO: DIONISIO IL GIOVANE, I BRUTTII E LA FONDAZIONE DI FEBEA

8) STORIA DI REGGIO: L’ARRIVO DI TIMOLEONTE

9) STORIA DI REGGIO: L’EPOCA DI AGATOCLE

10) STORIA DI REGGIO. LA GUERRA PIRRICA: RHEGION NELL’ORBITA DI ROMA

11) STORIA DI REGGIO: LA CONDIZIONE DI RHEGION SOTTO I ROMANI

12) STORIA DI REGGIO: LA PRIMA GUERRA PUNICA

13) STORIA DI REGGIO: LA GUERRA ANNIBALICA

14) STORIA DI REGGIO: DALLA FINE DELLA GUERRA ANNIBALICA AL BELLUM SOCIALE

15) STORIA DI REGGIO: SPARTACO

16) STORIA DI REGGIO: IL BELLUM SICULUM

17) STORIA DI REGGIO: L’ARRIVO DI SAN PAOLO E LA CRISTIANIZZAZIONE DI REGGIO

19) STORIA DI REGGIO: I TERREMOTI

20) STORIA DI REGGIO. LA CHORA REGGINA IN EPOCA ROMANA: I CHORIA E LE VILLAE

 21) STORIA DI REGGIO. GLI EBREI A REGGIO E NEL REGGINO: RHEGION E L’ORIENTE

22) STORIA DI REGGIO: IL VINO REGGINO E LA COLTURA DELLA VITE

23) STORIA DI REGGIO: L’ARRIVO DEI BARBARI ED IL RAPPORTO CON L’ORIENTE

24) STORIA DI REGGIO: REGGIO E I ROMANI

25) STORIA DI REGGIO: LA STATUA MIRACOLOSA DELLO STRETTO

26) STORIA DI REGGIO: REGGIO CRISTIANA

27) STORIA DI REGGIO: REGGIO E I GOTI

28) STORIA DI REGGIO: I  LONGOBARDI IN CALABRIA

29) STORIA DI REGGIO: COSTANTE II A REGGIO E LA COSTITUZIONE DEL THEMA DI CALABRIA

30) STORIA DI REGGIO: LEONE III E L’ICONOCLASTIA

31) STORIA DI REGGIO: CRONACA DELL’INVASIONE ARABA

32) STORIA DI REGGIO: I PROFUGHI SICILIANI

33) STORIA DI REGGIO: LA LOTTA PER LA CALABRIA

34) LA STORIA DI REGGIO: L’IMPRESA DI GIORGIO MANIACE

35) STORIA DI REGGIO: L’ARRIVO DEI NORMANNI

36) STORIA DI REGGIO: LA CANZONE D’ASPROMONTE

37) STORIA DI REGGIO: ENRICO VI

38) STORIA REGGINA: FEDERICO II E REGGIO

39) STORIA DI REGGIO: GLI ANGIOINI