REGGINI ILLUSTRI: GOFFREDO ZEHENDER

Il Conte Goffredo Zehender, detto Freddie, secondo genito di Rodolfo e Luisa Mauro, nacque a
Reggio Calabria il 27 febbraio 1901, di grande talento, è stato uno dei più importanti piloti di
automobilismo italiani del XX secolo, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del
motorsport italiano e internazionale. Ha gareggiato in Formula 1, sport prototipi e gare di durata,
ottenendo numerosi successi. Iniziò la sua carriera di pilota alla Chrysler per poi passare alla
Bugatti, ma senza dubbio deve gran parte della sua carriera Alfa Romeo 8C-2300 “Monza”.

Goffredo Zehender
La sua carriera:
Nel 1925, partecipando alla 24 ore del Gran Premio del Belgio per auto da turismo a Spa. In
coppia con Giulio Foresti, giunsero terzi di classe.
Nel 1929 ottenne il suo primo successo importante, vincendo il Circuit des Routes Pavées, una
gara di auto sportive in Francia. Nello stesso anno, fu nominato pilota ufficiale dell’Alfa Romeo.
In coppia con Louis Rigal, giunse terzo alla 24 Ore di Spa del 1929. Nel 1930, ottenne un altro
terzo posto alla stessa gara, in coppia con Carlo Canavesi.
Nel 1931 vinse nuovamente il Circuit des Routes Pavées. Nello stesso anno, partecipò alla 500
Miglia di Brooklands con una Mercedes-Benz SSK, ma fu costretto al ritiro a causa di un problema
al motore.
Nel 1932 iniziò a gareggiare con la sua Alfa Romeo 8C-2300 “Monza”. In coppia con Jean-Pierre
Wimille, vinse il Gran Premio di Comminges.
Nel 1933 partecipò al Gran Premio di Tunisia, classificandosi terzo. Nello stesso anno, si trasferì
alla Maserati.
Nel 1934 ottenne il suo miglior risultato in Formula 1, giungendo terzo al Gran Premio di Francia.
Nel 1935 si trasferì in Gran Bretagna, dove lavorò come consulente tecnico e pilota dimostrativo
per la Mercedes-Benz.
Nel 1936 tornò a gareggiare in Formula 1. Il suo miglior risultato fu un quinto posto al Gran Premio
di Monaco.
Nel 1937 partecipò alla Mille Miglia, ma fu costretto al ritiro a causa di un problema al cambio.
Nel 1938 tornò alla Maserati, ma non ottenne risultati di rilievo.
Nel 1939 si ritirò dalle corse.
Quando le ostilità del secondo conflitto mondiale cessarono, Goffredo Zehender divenne team
manager del Gruppo Inter, un team di corse automobilistiche italiano che nel 1948 partecipò alla
Mille Miglia con tre Ferrari 166. Zehender si schiantò con una delle vetture in prova, ma il principe
Igor Troubetzkoy vinse la gara con un’altra Ferrari del team.
Nel 1953 tornò al volante partecipando alla Mille Miglia.
La sua ultima gara fu nel 1956 a Le Mans, dove giunse sesto.
Goffredo Zehender morì a Roma il 7 gennaio 1958 all’età di 56 anni.

 

Fonte: f1race.it, wikipedia

Foto: (Alfa-Romeo-55-gp-monaco-1929) f1race.it