LA VITE, IL FICO E LA FONDAZIONE DI RHEGION

Rhegion (l’odierna Reggio Calabria) fu l’antica colonia dei Calcidesi di Eubea consacrati ad Apollo, fondata nell’VIII secolo a.C. contemporaneamente a Zancle (odierna Messina).

Le antiche fonti raccontano che parte dei cittadini calcidesi dell’isola di Eubea, stremati e decimati dalla tremenda carestia che aveva colpito la zona, decisero di scampare al tremendo flagello e trovare riparo altrove. Prima di intraprendere la via del mare, guidati da Teocle l’ateniese, si erano recati a Delfi ad interrogare l’oracolo che rispondendo diede le seguenti indicazioni: “dove l’Apsia, il più sacro dei fiumi, si getta in mare, là punto del tuo sbarco, una femmina che sposa un maschio,  là fonda la città, poiché il dio ti concede la terra Ausonia.”

Fatti i dovuti sacrifici ad Apollo e alle divinità marine, per propiziare venti favorevoli e una tranquilla navigazione che li portasse sani e salvi a destinazione, i predestinati furono scelti a sorte e, dopo aver imbarcato i viveri, puntarono le prue verso Occidente, guidati da Artemide, in direzione della meta dove avrebbero trovato la terra per fondare una nuova città per vivere serenamente.
Dopo un lungo viaggio scorsero un imponente promontorio che si protendeva sul mare. Approdarono alla foce del fiume Apsia (odierno Calopinace) nei pressi di Calamizzi. Lo spettacolo che apparve ai loro occhi era incantevole: un’alternanza di montagne, pianure e torrenti, un sole dolce e piacevole accompagnato da una leggera brezza accarezzava i loro visi. Distese di querce, larici e ulivi rinverdivano gli altipiani circostanti.

Fin’ora tutto come predetto dall’oracolo ma nessuna traccia di uomini e donne quand’ecco che i loro occhi si posarono su di una vite avvinghiata ad un fico selvatico protesi in un soffocante abbraccio.Capirono subito che quello era il significato della profezia: la femmina, fertile e feconda, si congiungeva al maschio per realizzare l’unità cosmica, simbolicamente uniti dove il sacro fiume si mescolava al mare. Non ebbero dubbi e lì fondarono la loro polis, battezzandola Rhegion, proprio perché era posizionata dove la terraferma si spezzava protendendosi verso l’isola di fronte quasi a toccarla.

Ebbe così inizio la lunga e gloriosa storia di Reggio Calabria.