BELLEZZE DI CALABRIA: IL CASTELLO DI ALTAFIUMARA

A poca distanza dal “pilone” (il grande traliccio metallico che sosteneva i cavi elettrici per la fornitura di energia alla Sicilia), sulla costa calabra, nella frazione Santa Trada, nel comune di Villa San Giovanni, si può ammirare il castello di Altafiumara, un tempo fortezza militare.

Le origine della fortezza, di impianto planimetrico trapezoidale, risalgono alla fine del ‘700. Ebbe prevalentemente funzione militare, a difesa delle incursioni che potevano provenire dal mare. Era in grado di ospitare oltre cento unità, ed era dotata di polveriera e di artiglieria, ben attrezzata per resistere a lungo agli attacchi. Presentava due livelli di altezza, più i piani sotterranei e seminterrati. Un ponte di accesso (tutt’oggi in funzione) superava il fossato. La fortezza, che comprendeva anche un tratto della regia strada che dai piani di Melia scendeva a valle, fu teatro di numerosi eventi bellici. Insieme al Forte di Torre Cavallo rappresentava un punto strategico fondamentale nel controllo dello Stretto di Messina e della stessa strada borbonica. La struttura lega la sua storia a figure di primo piano, tra le quali spiccano Giocchino Murat e Giuseppe Garibaldi. Dopo i danni causati al forte del terremoto del 1783, Murat, allora re di Napoli, ne ordinò nel 1811 la ristrutturazione, studiata dall’ingegnere militare G. Vinci. Nel 1860 il forte fu teatro di scontri tra i Borboni e le truppe garibaldine, il cui sbarco avvenne proprio alla foce del torrente Santa Trada, vicinissimio alla fortezza. Scontri che poi portarono i borbonici ad arrendersi ai garibaldini, che assunsero il controllo della fortezza. Ultimata la sua funzione militare, l’impianto fu ridotto a rudere.

Acquistato in seguito da una società privata, fu trasformato in elegante struttura turistica diventando un esclusivo complesso alberghiero.

 

Tratto da “Villa San Giovanni – Dove il cielo è pieno di visioni (Laruffa Editore) 2002