IL SISTEMA DELLE MOTTE A REGGIO

Sant’Agata, Sant’Aniceto, San Giovanni, San Quirillo, Anomeri e la Rossa. Queste sono le sei Motte che estendevano il loro controllo da Capo d’Armi a Gallico.

Tutti questi presidi rispondevano al modello insediativo romano orientale del “castron”.

“Castello in cima alla vetta, per sfruttare al meglio le caratteristiche morfologiche per la difesa. Ampie campagne coltivate tutto intorno a valle, per garantire l’approvvigionamento idrico. Popolosi borghi sviluppati vicino le mura, per far rifugiare velocemente, in caso d’assedio, la popolazione all’interno. Ma, cosa più importante, essere tra due fiumare, per estendere il controllo non solo ai percorsi lungo i crinali, ma anche sui corsi d’acqua e le coste.

 

Tratto da “Il bollettino archeologico di Motta Sant’Agata” n°1, a cura di Francesco Ventura

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