TIBERIO BENTIVOGLIO PROFESSORE DI LEGALITA’ ALL’I.C. NOSSIDE PYTHAGORAS

Si è svolta nel pomeriggio di giovedì 10 marzo  presso l’Aula Magna, tappezzata di cartelloni contro la ‘ndrangheta e a favore della legalità, dell’I.C. Nosside-Pythagoras di Ravagnese, una manifestazione di solidarietà pro Tiberio Bentivoglio, l’imprenditore reggino colpito duramente e ripetutamente dalla malavita. All’incontro oltre al suddetto Bentivoglio vi erano presenti  l’Assessore  ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria, Angela Marcianò, il parroco della parrocchia Madonna del Buon Consiglio di Ravagnese, don Nicola Casuscelli e, a fare gli onori di casa, l’attivissima dirigente professoressa Francesca Fedele, il presidente del Consiglio d’Istituto Maurizio Quintino, rappresentanti del corpo docenti, degli alunni e dei genitori. Allietati dall’orchestra della scuola media Pythagoras e dai “flautini” della primaria Nosside ha avuto inizio il dibattito.

1

La dirigente Fedele, dopo i saluti di rito, comunica all’imprenditore reggino che anche la scuola che lei dirige contribuisce alla raccolta fondi a suo favore per l’apertura del nuovo negozio dopo la devastazione del deposito, pochi giorni fa. “Saranno bonificati 850 euro all’associazione che ha promosso l’iniziativa, una goccia nel mare ma tante gocce formano un oceano”.

4

L’assessore Marcianò afferma , da personale esperienza, che “tutti ce la possiamo fare e tutti abbiamo una possibilità, nessuno può dire che non si può dire no alla ‘ndrangheta … tutti noi abbiamo paura ma la paura non può fermarci, può annichilire ma l’obiettivo è quello di non cedere ai ricatti e alle minacce. Il trucco è quello di rimanere persone libere”. E poi, rivolta ai ragazzi (e non solo) dice che “bisogna imparare che nulla è impossibile e i traguardi si possono ottenere, la prima cosa è mantenere la schiena dritta perché arriverà sempre qualcuno che ti riconoscerà quella dignità, quella forza, quella libertà che persone come Tiberio  manifestano quotidianamente. Esempio questo che deve essere la nostra stella che ci guida”.

[VIDEO]

L’intervento di Tiberio Bentivoglio si apre nel dissentire sulla parola “coraggio” che campeggia proiettata su una parete della sala ad identificare la sua persona.  “Non si tratta di avere coraggio ma si tratta di voglia di vincere” quella voglia che ebbe 24 anni fa quando la sua rabbia si è trasformata in forza dopo aver ricevuto la prima richiesta di pizzo. Prosegue il suo racconto personale costellato di attentati e soprusi da parte della malavita, da denuncie, processi e arresti. La platea è ammutolita e attenta nell’ascoltare le parole dell’imprenditore reggino. “Resistere e Ripartire” sono i due verbi presenti nel libro “Colpito, la vera storia di Tiberio Bentivoglio”.

[VIDEO]

Un’altra ripartenza è quella di martedì 15 marzo 2016, quando riaprirà la sua attività commerciale nel centro di Reggio Calabria ubicata in un bene confiscato alla mafia concesso dal Comune, quel comune che ci ha messo la faccia. La frase del primo cittadino, Giuseppe Falcomatà, che arrampicatosi su un bagnetto dell’ultimo deposito incendiato, tra i maleodoranti resti carbonizzati di oggetti vari, ha fatto il giro del mondo: “CI SIAMO ROTTI LE PALLE … NOI NON ARRETRIAMO … POTETE DISTRUGGERE 100 VOLTE E PER 101 VOLTE NOI RICOSTRUIREMO … REGGIO CALABRIA NON VUOLE MORIRE, REGGIO CALABRIA VUOLE RINASCERE E CHI STA NEL PERCORSO DELLA LEGALITA’ NON VERRA’ LASCIATO DA SOLO”.

[VIDEO]