LE CHIESE REGGINE: SANTA MARIA DEL BUON CONSIGLIO DI RAVAGNESE

La storia della parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio comincia quando quella grande anima che fu il Cardinale Gennaro Portanova, arcivescovo di Reggio Calabria dal 1888 al 1908, nei primi del Novecento introdusse la devozione alla Madonna del Buon Consiglio, portando un quadro da Napoli a Ravagnese, dove volle far sorgere una chiesa in onore della S.S. Vergine nel luogo in cui durante l’estate trascorreva un breve periodo di riposo nel palazzo annesso alla villa; esso, infatti, servì come posto di riposo a molti vescovi.

Si cominciò a costruire una chiesa in un terreno antistante il palazzo, ceduto al Cardinale Portanova dalla famiglia Falduto.

La chiesa stava per essere aperta ai fedeli quando venne distrutta dal terremoto del dicembre 1908. Dalla bontà di San Pio X fu assegnata a Ravagnese una chiesa baracca, officiata per molti anni dall’indimenticabile canonico Monsignor Carmelo Curmaci, quale parroco più vicino di S. Maria d’Italia.

L’arcivescovo Monsignor Giovanni Ferro eresse la parrocchia insediando come primo parroco il reverendo don Domenico Curmaci nel 1952. A questo punto s’imponeva la necessità della ricostruzione della nuova  chiesa che divenne realtà con un contributo statale integrato dall’Ufficio tecnico della Curia Arcivescovile, nel 1965. L’otto dicembre 1965 venne aperta al culto la nuova chiesa.

LO STILE

La chiesa è situata lateralmente alla strada che collega l’aeroporto alla Statale Jonica 106. Un po’ di tempo fa, la chiesa presentava antistante la piazza una roccia con sopra una statuetta dedicata alla S.S. Madre del Buon Consiglio, circondata da piante, dono del Cavaliere Pensabene. Ultimamente è stata rifatta la pavimentazione della piazza e questa statuetta è stata smontata e al suo posto è stata costruita una fioriera, in seguito anch’essa tolta per fare più spazio. Nel 1986 è stato aggiunto un portico anteriore davanti alla porta principale della chiesa, che, aggiungendo decoro e imponenza, smorza la linea principale spoglia che presentava prima la facciata.

L’interno è a navata unica. Entrando c’è una cala in ferro che porta alla parte superiore della chiesa dove vi è la cantoria che permette di avere più spazio nelle celebrazioni particolari quando ascoltano la Santa Messa più fedeli. Vicino al portale d’ingresso vi è una lapide che dice che Paolo VI benediva questo tempio consacrato nell’agosto del ’70 da Sua Eccellenza Giovanni Ferro, vescovo di Reggio Calabria e che fu assegnato a don Domenico Curmaci. Continuando, sui muri laterali vi sono dei quadri e delle statue che rappresentano la Suora Beata Anna Rosa Gattorno, Cristo Crocifisso, Santa Rita da Cascia. Inoltre sulle pareti, si trovano della cappelle dedicate, sulla sinistra, a San Giuseppe e al Sacro Cuore di Gesù, a destra, alla Pietà e a Cristo morente con l’Addolorata.

Il tetto della chiesa è sostenuto da architravi alla cui base sono stati affissi dei quadretti in marmo rappresentanti le 14 fermate della Via Crucis con le scene più importanti in cui Cristo compie il suo cammino verso la crocefissione. Il trono e l’altare sono di onice e sono stati ideati da don Curmaci. Nel 1990 sulle pareti laterali sono stati affissi due grandi quadri rappresentanti, uno il Cardinale Portanova accolto dalla folla mentre porta in carrozza il quadro della Madonna del Buon Consiglio; l’altro il miracoloso arrivo a Genazzano del quadro.

L’abside, rettangolare, è ricoperta di marmi pregiati. E’ suddivisa in riquadri contenenti bassorilievi con i simboli della Madonna: uva, vite, colomba, rosa e giglio. Al centro troneggia il quadro della Madonna del Buon Consiglio. Sulla parete è collocato un mosaico rappresentante Gesù nel Giordano battezzato da Giovanni Battista.

L’acquasantiera è in alabastro. Vi sono 27 finestre istoriate rappresentanti Santi e Misteri della Fede. La chiesa presenta semplicemente uno stile liberty, cioè floreale di fine ‘800 e primo Novecento.

I SACERDOTI

I sacerdoti che si sono susseguiti alla guita della parrocchia sono:

Don Domenico Curmaci dal 1952 al 1994.

Don Pasqualino Catanese dal 1994 al 2011.

Don Nicola Casuscelli dal  2011.

 

STORIA DELLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

L’immagine della Madonna del Buon Consiglio è stata affrescata sull’intonaco di una chiesa della città di Scutari, in Albania da un pittore veneto, durante la dominazione della Repubblica di Venezia su quella regione.

Un giorno staccatosi dal muro di quella chiesa, perché caduta in grande abbandono insieme alla devozione, fu portata dagli Angeli in Italia, fermandosi sopra i ruderi di un’antica chiesa dedicata alla Madonna del Buon Consiglio a Genazzano, cittadina medievale sita nel Lazio poco a sud di Roma. Su quei ruderi oggi sorge una meravigliosa Basilica divenuta meta di pellegrinaggi, che da ogni parte della terra vengono a venerare questa meravigliosa Immagine che, senza alcun supporto, resta sospesa, miracolo perpetuo, a tramandare nei secoli quel pomeriggio radioso del 25 aprile 1467 quando tra canti di angeli osannanti e festosi scampanii, tra la meraviglia del popolo arrivato lì dai Castelli Romani per la festa della dea Rubigo, patrona delle messi, apparve nel cielo di Genazzano, “nell’ora del vespro”, questa paradisiaca visione: l‘immagine della Madonna sorretta da angeli, circondata da vivissima luce, scendere e restare sospesa su quei ruderi.

 

Tratto da “LA SCUOLA  SCOPRE IL TERRITORIO” della Scuola Media Statale Pythagoras –Ravagnese- Reggio Calabria, edito da “FALZEA EDITORE” NEL 2002