STORIA DELLE CHIESE REGGINE: CHIESA DELLE GRAZIE DI RAVAGNESE

La chiesa delle Grazie di Ravagnese è detta anche della “Graziella”  e sorge sulla sponda sinistra del torrente Sant’Agata, lungo la strada che dal centro città porta all’aeroporto, con la facciata rivolta verso il mare.

Dal ponte, sul fiume, si vedono il tetto e le tegole, il campanile, l’abside e il lato sinistro che la fanno somigliare alla chiesa di San Pietro.

La facciata, restaurata di recente, presenta una parete rettangolare interrotta da un portale con architrave sostenuto da mensole, con due pilastri terminali avente un timpano triangolare con sopra una croce.

L’interno è ad una sola navata e termina con un’abside semicircolare. Al di sopra dell’altare, circondata da colonne con un timpano triangolare, si trova la pietra sulla quale è raffigurata la Madonna con il Bambino Gesù (purtroppo  è stata rovinata da un monaco poco esperto di pittura).

Nel 1908 la chiesa fu distrutta da un terremoto e ricostruita con la partecipazione del popolo nel 1925.

Sui lati dell’abside sono ricavate due cavità dal muro che ospitano: a sinistra la statua di Sant’Antonio e  a destra quella di San Giuseppe.

La mensa rivolta al popolo è costituita da un piano di marmo bianco che poggia su una base rettangolare ed è stata costruita il 25/12/1970.

Sulla semicupola dell’abside si trova un dipinto con al centro una colomba.

Ai lati dell’architrave che precede l’abside sono dipinti San Filippo Neri a sinistra e Sant’Antonio da Padova a destra.

Sul soffitto si trovano tre dipinti. Nella parte centrale, in modo più evidente, è raffigurata l’Ultima Cena, ai lati invece è rappresentato San Michele che lotta con Lucifero e Maria con Giuseppe

Sulla parete sinistra dentro una cavità del muro, chiusa a vetri, è collocata una statua del Sacro Cuore di Gesù.

Si racconta che il signor Melissari,  proprietario di questa terra, un giorno, passeggiando sulla spiaggia vide sulla riva del mare una pietra con la figura della Madonna decidendo così di costruire una chiesa posizionando sull’altare appunto questa pietra.

Durante la costruzione si voleva fare l’entrata verso la parte della strada nazionale ma ripetutamente si trovò il muro abbattuto (si dice) dalla Madonna che non voleva voltare le spalle al mare, cioè il luogo dove era stata trovata.

L’autore del quadro, che viene portato in processione, è Annunziato Vitrioli che lo ha dipinto nel 1864. Successivamente venne acquistato da un certo Barreca Demetrio.

Questo quadro raffigura la stessa Madonna raffigurata sulla pietra; tempo fa venne rubato e successivamente ritrovato.

 

Tratto da “LA SCUOLA SCOPRE IL TERRITORIO” della Scuola Media Statale Pythagoras –Ravagnese- Reggio Calabria, edito da “FALZEA EDITORE” NEL 2002