POETI ASPROMONTANI: DOMENICO NAPOLEONE VITALE

Domenico Napoleone Vitale nacque a Bova il 3 ottobre 1883.

Studiò al seminario di Bova Marina e al Liceo “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria.

Arricchì la sua formazione classica con l’assidua frequentazione del grande filologo Pasquale Natoli, anch’egli bovese.

Collaborò a numerose riviste locali e nazionali (Fata Morgana, Nosside, Calabria vera, Brutium, Ellade Antica, La Gazzetta di Messina, Cronaca di Calabria, Cultura regionale, Albori, Corriere di Calabria) e fu redattore de “Il Mondo”. Poetò per tutta la vita lasciando una traccia indelebile nella storia della cultura calabrese del primo cinquantennio del XX secolo.

Domenico Napoleone Vitale visse tra il Romanticismo, del quale egli è un fedele interprete tra passioni e ribellioni e le correnti letterarie del Novecento.

Le qualità dei versi del Vitale non sono certamente inferiori alla favella toscana tanto decantata dal Carducci o al romantico rammarico del D’Annunzio che analogamente descrive la vita dei pastori nelle transumanze in Abruzzo.

Muore a Reggio Calabria, nel 1961. Ci lascia le “Canzoni eroiche” – famose sono il Milite Ignoto e La canzone di Luigi Rizzo e i sei canti in terza rima “Sulle rovine della Patria”, Il Dolore, Notte a Caprera, L’ammore, La pace, Roma.