PERCHÈ “COLLINA DEGLI ANGELI”?

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Nella ricostruzione di Reggio Calabria, dopo il terremoto del 1908, il Canonico Salvatore Di Lorenzo, parroco della Candelora, nel cui territorio si trovava questa collina, fondò un’associazione di ragazzi detta “Lega Angelica” il cui scopo era di pregare per riparare le bestemmie. Quando Don Orione, oggi Santo, pensò di soccorrere i ragazzi orfani, soprattutto quelli del terremoto, il buon Canonico che aveva comprato quella collina per farci la sede dell’Associazione “Lega Angelica” – avendo conosciuto tali intenzioni – regalò tutta la collina a Don Orione che realizzò con la ditta Castelli di Roma (nel 1934) il Santuario e l’annesso Istituto, inizialmente una baracca di legno, poi con l’aiuto della Provvidenza, di tante buone persone di Reggio Calabria e soprattutto di San Gaetano Catanoso, l’opera in muratura.

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Il Santuario inaugurato da S. Luigi Orione fu consacrato solamente l’8 giugno 1997 da Monsignor Vittorio Mondello. Col tempo il Santuario si è abbellito con delle vetrate: quelle in basso rappresentano la vita di S. Antonio e di S. Luigi Orione; quelle in alto rappresentano Angeli, ognuno dei quali ha in mano una frase dell’inno a S. Antonio “Si quaeris miracula” (1995); mentre quelle del presbiterio rappresentano le 14 Opere di Misericordia. L’organo,  costruito dalla ditta Michelotto di Padova è recente (1997) ed è per l’acustica e la completezza tra i migliori in Calabria.
(Tratto da: Don Orione a Reggio Calabria nei giorni del terremoto)