LOCALITA’ DEL REGGINO: STILO, CENNI STORICI

Stilo è un paese che suscita desiderio.

Storia secolare, arte autentica e paesaggio seducente, le conferiscono indubbiamente l’attestato di “città privilegiata”. Le origini di Stilo sono note, anche se il periodo tra il VI e il X secolo è il più oscuro della sua storia. Venne fondata probabilmente sui ricordi millenari della Kaulonia greca, intorno al VII secolo. Fu, infatti, l’ultimo propugnacolo della “polis” presso il Promontorium Coeyntum quando ancora l’odierna cittadina prendeva il nome di “Stilida”.

Giunse intanto il periodo dei sanguinosi saccheggiamenti saraceni e gli abitanti furono costretti ad abbandonare il litorale e a ritirarsi sopra il Capo di Stilo e, la seconda volta, alle falde del monte Consolino.

L’esistenza del centro, nel primo millennio dopo Cristo, è confermata dalla notizia della storica battaglia tra le truppe di Ottone II di Sassonia e gli Arabi e Bizantini, avvenuta lungo il fiume Stilaro il 13 luglio del 982, precisamente nella zona tutt’oggi denominata Vinciguerra.

Ma la vera storia di Stilo ebbe inizio sotto la dominazione normanna; durante  tale periodo la cittadinanza acquistò autonomia territoriale e amministrativa, divenendo città di Regio Demanio siccome dipendente in via diretta dal sovrano regnante. Fu anche autonoma in economia per la produzione mineraria, che si rinvigorì nei periodi successivi a quello normanno.

Il diretto contatto della città con il potere regale fu mantenuto vivo, oltre che sotto i già citati Normanni, anche durante le dominazioni Sveva, Angioina e Aragonese.

Strenua difesa fu opposta da baroni e principi all’epoca dei Borboni ma, nonostante tutto, per l’indipendenza di Stilo fu la fine.

La fedeltà di Stilo ai sovrani e l’opposizione a tutti quelli che tentarono di dominarla con falsi titoli, rimasero consacrate ed eternate nel binomio “Sanguinis praetio”, che gli antichi scelsero quale motto su cui innalzare lo stemma della città, che risulta composta da un’aquila bicipite coronata, ad ali allargate e stante su tre colli che lambiscono il mare.

Ancora oggi Stilo conferma la sua gloria con una bellezza integra di quei tempi assai lontani.

In oggi vedesi edificata – si legge in uno scritto del 1805 su Stilo -, in luogo di buona aria verso oriente, cinta di mura con delle ben disposte porte, e castello, con buoni edifici sacri non meno che di particolari cittadini”. Il paese, infatti, diede i natali ad uomini illustri e, tra questi, ricordiamo: Francesco Cozza, pittore ed acquafortista, le cui tele, disegni e affreschi adornano i più prestigiosi palazzi e le più belle chiese del mondo; il cosmografo e cartografo Domenico Vigliarolo, della casa reale di Siviglia, inventore di un orologio a sole munito di bussola con cui era possibile determinare la longitudine durante la navigazione in alto mare e successivamente primo pilota maggiore alla corte di Madrid al posto di Amerigo Vespucci; il filosofo Tommaso Campanella e altri ancora non meno importanti, per il contributo ed il servizio prestato in  ogni campo e disciplina. Perciò, “nella storia della cultura e dell’arte, questa cittadina ha un posto eminente, poiché i grandi ai quali essa diede i natali e le opere lasciate dai suoi figli, le hanno conferito il diritto ad una rinomanza che oltrepassa i confini d’Italia”.

 

Tratto da “Stilo e la vallata dello Stilaro (Laruffa Editore) 2002