LO STORICO PONTE IN FERRO DI SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE VERRA’ DEMOLITO.

“Lo storico ponte in ferro di Sant’Eufemia d’Aspromonte, lungo la dismessa linea delle ex Ferrovie Calabro Lucane Gioia Tauro – Palmi – Sinopoli, rappresenta ormai da quasi un secolo un simbolo per la comunità di S. Eufemia. Il 30 giugno 2015 Ferrovie della Calabria ha emesso un bando pubblico per la sua demolizione, al fine di poter risparmiare sulla sua futura manutenzione.

Rarissimo esemplare di archeologia industriale degli anni ’20, la sua importanza deriva sia da caratteristiche estetiche che tecniche. Tale viadotto in ferro risale infatti alla fine degli anni ’20 e costituisce un simbolo di quello che resta della dismessa tratta Gioia Tauro – Sinopoli, che tra Palmi e Sinopoli venne aperta al servizio nel 1928 e chiusa nel 1997. Collocato all’uscita di una galleria e perfettamente integrato con l’ambiente circostante, è famoso tra gli appassionati di ferrovie in tutta Italia e all’estero per le sue caratteristiche tecnico-costruttive, che fanno di questo ponte un esemplare unico per lunghezza e altezza nel panorama storico ferroviario Calabro-lucano e non solo (la maggior parte dei ponti, soprattutto sulle linee delle ex Ferrovie Calabro-Lucane era infatti costruita ad arcate in muratura, soluzione che si rivelò poco adatta in questo caso proprio in seguito alla elevata altezza rispetto al livello del fondo valle).

La demolizione di questo ponte, inoltre, andrebbe a compromettere in maniera non indifferente la fattibilità di un progetto, la cui proposta era stata portata all’attenzione dei media regionali da parte dell’Associazione Ferrovie in Calabria solo poche settimane fa, riguardante il riutilizzo del tratto di ferrovia tra Palmi e Sinopoli come ferrovia turistica con treni storici o come pista ciclabile (con l’uso di pannelli appositamente studiati per adattarsi al binario, con il doppio vantaggio di preservare il tracciato e di renderlo al contempo fruibile per il turismo ciclistico e naturalistico).

In una Regione come la Calabria, afflitta da gravi carenze a livello infrastrutturale, dove la cultura della mobilità ciclistica è indietro di anni rispetto al resto d’Italia e dove il turismo storico e naturalistico dovrebbe essere alla base dell’economia regionale, questo progetto si integrerebbe perfettamente con una politica del “fare bene”, nel pieno rispetto della storia e dell’ambiente.

Ricordiamo infine che questa struttura ha circa 90 anni di età, pertanto rientra tra i manufatti vincolati alla verifica da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali prima di qualsiasi intervento di modifica, demolizione o vendita, secondo quanto previsto dal D. Lgs. n° 42/2004 e dal DL 72/2011.”

LETTERA INVIATA A:
Amministratore Unico Ferrovie della Calabria Ing. Marco D’Onofrio
Direttore Generale Ferrovie della Calabria Dott. Giuseppe Lo Feudo
Presidente della Regione Calabria On. Mario Oliverio
Assessore alle Infrastrutture Regione Calabria Prof. Roberto Musmanno
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Reggio C. e Vibo V.
ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Foto tratta da www.bassavelocita.it

Fonte: www.ferrovieincalabria.it

AGGIORNAMENTI:

Grazie alla mobilitazione di alcune associazioni, ad una raccolta firme, alla presa di posizione di alcuni politici, il Ponte resta al suo posto (tra l’altro nessuna impresa ha presentato domanda di partecipazione al bando di demolizione).

La Sovraintendenza dei Beni Culturali, dal gennaio 2016 lo ha riconosciuto come archeologia industriale.

Si spera in una rivalutazione dell’intera tratta ferroviaria per un rilancio turistico di quella splendida zona.