LA DIGA DEL MENTA E L’ACQUA CHE NON ARRIVA

La diga del Menta è uno sbarramento realizzato sul corso dell’omonimo torrente, principale affluente della fiumara Amendolea. La diga è situata  nel Parco Nazionale dell’Aspromonte nel comune di Roccaforte del Greco nella città Metropolitana di Reggio Calabria, a quota 1431 metri sul livello del mare. Ha un bacino di 14 km e una capacità di raccolta di quasi 18 milioni di metri cubi di acqua. L’invaso è costruito in rockfill (pietrame) alto circa 90 m.

Cenni di storia:

Per risolvere il problema idrico della città di Reggio Calabria e per l’alimentazione di una centrale idroelettrica da costruire in località Cataforio, nel 1979 venne approvato dalla Cassa del Mezzogiorno e dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il progetto relativo alla costruzione di dighe di sbarramento nei torrenti Menta, Aposcipo e Ferraina, per un costo di 53 miliardi di lire. Progettazione e direzione dei lavori furono affidati alla Electroconsult. Successivamente il progetto venne ridimensionato eliminando i due bacini sull’Aposcipo e Ferraina decidendo la costruzione di una diga soltanto sul Menta.

Per la realizzazione della diga sono stati disboscati 127 ettari ricadenti nel territorio del Comune di Roccaforte del Greco. Dopo la realizzazione della diga, di una parte dell’opera di presa e della galleria di derivazione, nell’aprile del 2000 i lavori si fermarono rimanendo in sospeso le opere di completamento tra le quali la centrale idroelettrica, l’impianto di potabilizzazione dell’acqua, la dorsale di collegamento alla rete idrica di Reggio.

Successivamente la gestione della prosecuzione dei lavori venne affidata alla Regione Calabria.  Nel 2007 il Cipe approva un ulteriore finanziamento di poco più di 100 milioni di euro per il completamento del progetto suddiviso in 5 lotti distinti: la centrale idroelettrica, la condotta forzata, l’impianto di potabilizzazione, la canalizzazione e la presa del liquido dall’invaso. L’ente appaltante è la Sorical ed i lavori riprendono nell’anno 2008.

A tutt’oggi, sono passati oltre trent’anni dalla posa della prima pietra, i lavori non sono stati ancora completati.  Per rendere fruibile a valle il prezioso liquido, tanto atteso dai reggini, si sta realizzando un condotta di servizio provvisoria, detta di “by pass” che intercetta l’acqua a monte della condotta forzata restituendola a valle della centrale idroelettrica per poi proseguire verso l’impianto di potabilizzazione, da qui verso Reggio Calabria che ne sarà fornita con una portata di almeno 300 litri al secondo.

Dopo tanti rinvii si spera che questa sia la volta buona. Sorical asserisce che per la prossima primavera sono previste le prove sperimentali e in estate la messa in servizio.

Il popolo reggino resta incredulo in attesa dell’agognato miracolo.

 

Diga sul menta di sorical spa

Diga sul menta di sorical spa