ECCELLENZE REGGINE: BIBLIOTECA COMUNALE “PIETRO DE NAVA”

 

Con la denominazione di Regia Biblioteca Ferdinandiana, la Biblioteca Comunale di Reggio Calabria è una delle più antiche ed importanti della Calabria, fu istituita con decreto il 31 marzo 1818 in omaggio al sovrano Ferdinando I di Borbone, che dopo la seconda Restaurazione, accogliendo la richiesta del Sindaco e del Decurionato reggino, istituì un centro di “pubblica lettura”.

L’originaria raccolta di libri, costituita da alcune centinaia di pezzi provenivano in gran parte dalla biblioteca privata settecentesca dell’abate Antonio Spizzicagigli e dalla collezione personale dell’arcivescovo Alessandro Tommasini, fu posta al piano terra del palazzo arcivescovile di proprietà della Curia sito in piazza del Duomo.  Il primo bibliotecario fu il canonico Damaso Pugliatti primo di una lunga serie di religiosi che si susseguirono nella direzione della struttura fino al 1887. Tra i direttori succedutosi si ricordano il latinista Diego Vitrioli, lo storico Cesare Morisani, l’economista Attilio da Empoli, il poeta Nicola Giunta, il giornalista Luigi Aliquò Lenzi.
Nel periodo umbertino la Biblioteca fu trasferita presso il Regio Istituto Tecnico in locali annessi al Museo civico ed intitolata a Diego Vitrioli. Qui rimase fino al 1907 quando fu spostata  nell’ex chiesa di San Gregorio Magno.  Dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908, che vide anche il crollo della chiesa di San Gregorio Magno, il patrimonio librario recuperato fu  custodito nella caserma dei pompieri sita tra le rovine del castello Aragonese fino allo scoppio del primo conflitto mondiale quando fu trasferito presso la Scuola Normale Femminile (attuale Istituto Magistrale Tommaso Gulli).
Nel 1928 la Biblioteca fu dislocata presso la villa “Pietro De Nava“, costruita nel 1917 in stile liberty e donata alla città da Giuseppe De Nava più volte ministro nel periodo giolittiano e prima del fascismo, nel cui testamento, conservato presso l’Archivio di Stato di Reggio Calabria, si legge:

“ Istituisco erede mio fratello Vincenzo […] e lascio l’edificio ad uso di biblioteca esistente in contrada Santa Lucia, con l’annessa area (limitata dalle mura) con l’annesso giardino con palme al piano superiore, alla mia diletta città di Reggio a condizione che accetti di conservare la destinazione a Biblioteca col titolo che ha e che deve rimanere immutato di Biblioteca ‘Pietro De Nava’, a ricordo del mio amato fratello Pietro. Il detto edificio sarà consegnato al Comune con tutti i libri, quadri, mobili, vasi, scrittoi, ecc. che vi si contengono e di cui si farà inventario, salvo quelle suppellettili di uso strettamente personale e carte e lettere personali di cui mio fratello disporrà nel modo che crede migliore. Mi rincresce di non essere in grado di fare di più non avendone i mezzi, per dotare anche la Biblioteca di risorse per l’acquisto e incremento di libri.”

La biblioteca rimase nella “villetta” fino al 1961 quando si trasferì nell’attiguo locale di circa 2.000 mq, che divenne sede centrale, costruito appositamente per contenere i circa 40.00 volumi presenti a quel tempo.

Oggi la biblioteca si può definire storica di conservazione, con prevalente indirizzo umanistico ma anche struttura moderna di cultura generale.  Complessivamente il patrimonio bibliografico conta oltre 116.000 opere, mentre quello emerografico di 531 raccolte tra quotidiani e periodici correnti e cessati.

I documenti più antichi fanno parte del “fondo pergamenaceo” comprendente 147 pergamene dei secoli XIII-XIX (la più antica risale al 1285), capitoli, lettere e privilegi concessi dai vari sovrani, diplomi di laurea e bolle pontificie.  La “Sezione manoscritti e libri antichi” consta di  15 Incunaboli, 582 Cinquecentine, 974 tòmi del 1600 e 3.793 del 1700, 45 manoscritti.

Il patrimonio librario si suddivide in fornite sezioni di narrativa, storia, scienze, filosofia  alle quali si affiancano preziosi fondi derivanti da acquisti o donazioni tra queste  la “Sezione Calabria”,  la “Sezione Donna” , donata dal Soroptimist, il fondo “Pasquale Sandicchi“, l’archivio e la biblioteca “Umberto Zanotti Bianco” proveniente dai locali del vecchio “Cipresseto”,  il fondo Nicola Giunta, il fondo musicale “Pasquale Benintende. Tra le donazioni  troviamo quella dello scrittore Corrado Alvaro ubicata in una delle sale della villetta  e contenente l’arredo dello studio e parte della biblioteca personale dello scrittore di San Luca, quella  del bibliofilo Gennaro Giuffrè con l’opera “Divina Commedia”  in tre tomi illustrata con acquarelli da Amos Nattini nel 1920, dell’economista Attilio Da Empoli, del giornalista Vincenzo Morello, dell’onorevole Antonio Priolo, dello storico prof. Domenico De Giorgio nella cui sala è collocata la raccolta della rivista “Historica” periodico culturale fondato dallo stesso De Giorgio nel 1948. E poi ancora le donazioni di Guido Aloe,  del dottore Domenico Iaria, del prof.  Vincenzo Mezzatesta, di  Vittorio Visalli, di Diego Vitrioli, di Domenico Spanò Bolani, di Giuseppe De Nava, di Alliance Francaise e molte altre.