ALLE ORIGINI DEL CULTO MARIANO NELLA GROTTA DI SANTA MARIA DELLA STELLA

Non lungi da Pazzano, non Ignobil Villaggio della Città di Stilo, si erge un gran monte con nome Cucumella. Quivi per la parte, quale si sporge in mare, si apre una Grotta, per la quale si scende giù per gradini 75 ad una divota Cappella […]. L’anno 1562 un tal Vascello veleggiando per Crotone, come fu al dritto della Grotta si ristette immobile con gran maraviglia de’ marinari, quali non sapevano a che rapportare quel nuovo prodigio; ma se ne scuoprì la cagione in tal maniera. Sopravenuta intanto la notte, ecco fra quelle oscurezze un raggio strisciante di fuoco, quale uscito dal Vascello si imboccava dentro la Grotta del Monte in distanza di miglia diece; non però veduto, che da pochi pastori, quali vegliavano su le loro greggi. Al farsi del giorno pubblicata da ‘ Pastori la visione, alla quale dava non leggier peso l’immobilità del legno; con che risvegliata la gente, scese in mare, e salita su del Vascello, vi ritrovarono una bellissima statua in pietra marmo della Vergine, qual si recava altrove; onde si fece argomento, ch’ella gradiva di fermarsi nella Grotta, più che in altra parte; sichépublicandosi da per tutto si moltiplicò la gente con processioni, ed altre sacre dimostranze per condurre, come già si condusse, la venerabile statua dentro la Cappella del Monte, ove di presente si riferisce da gran popolo. Né mancò Ella delle sue miracolose intercessioni; perché tosto cominciò a risplendere con molti miracoli, quali continua fino a questi tempi. Fra quali ne sono due continui: l’uno, ch’essendo la Cappella tutta, e sempre piovosa; e pertanto umidissima, la statua però mai perde il suo bianchissimo colore; l’altro, che dal muro dietro la statua distillando del continuo alcuni rivoletti di acqua, vi si sono raffermati per raccoglierli due gran vasi di creta (Giarre si dicono). Ecco la maraviglia; che per molto se ne prenda, sì per devozione degl’infermi, sì per altro affare, mai le Giarre si vuotano; e non prendendone alcuno, mai si riempono così, che si rovesci al di fuori. […]”

Giovanni Fiore da Cropani, 1691

[Tratto dalla rivista Speleologia n°74] [Vedi anche Grotta di Santa Maria della Stella (clicca qui)]