LE GROTTE DEL REGGINO: GROTTA DI ZAGARIA

La grotta di Zagaria, ubicata a 575 metri di altitudine s.l.m. sulla sinistra idrografica del torrente Pachina, è stata segnalata nel 2000 al Catasto delle Grotte della Calabria dal G.S. “Le Grave” di Verzino (essa è nota localmente anche con i nomi di Grotta ‘i lunchi o Grotta ‘i Ciurla).

L’entrata, seminascosta da un rialzo roccioso antistante, immette in una camera diffusamente illuminata dalla luce esterna.

Nella parte più interna dell’antegrotta si origina una condotta ascendente in forte pendenza, dal suolo estremamente scivoloso a causa  di depositi fangosi derivanti dall’alto. Al culmine della china si entra in una bella condotta sub-orizzontale, alta e stretta, caratterizzata alle pareti da evidenti forme di erosione idrica (scalopp). S’intuisce, lungo l’intero percorso sotterraneo, che la cavità è stata soggetta a fasi successive di riempimento e svuotamento di sedimenti provenienti dalla superficie. Spesso, infatti, si possono osservare a quote differenti rispetto al suolo lembi residuali di sabbie cementate, aderenti a colate calcitiche o alle stesse parete rocciose, chiara testimonianza di antichi depositi in seguito riscavati da sopraggiunta circolazione idrica. Lo stillicidio è intenso e contribuisce a rendere gli ambienti generalmente umidi.

Allorché la condotta sembra essere terminata, cercando bene si può individuare una minuscola apertura che costituisce l’imbocco di un salto profondo due metri: questo varco porta nell’ultimo ambiente della grotta, dove sono presenti appariscenti forme concrezionamento. Allo stato attuale delle conoscenze la Grotta di Zagaria rappresenta il fenomeno sotterraneo più esteso tra quelli conosciuti nel territorio di Canolo.

[Tratto dalla rivista Speleologia n°74]

grotta di Zagaria

grotta di Zagaria1

Le foto tratte dal sito www.caireggio.it ritraggono l’ingresso della Grotta dall’esterno e dall’interno.