UNDERGROUND 2015, “ANIMA” DI ROSSANA CORSARO TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO. STREPITOSO SUCCESSO DELL’ARTISTA REGGINA. ALL’IPOGEO DI PIAZZA ITALIA, LA SUA MOSTRA FINO AL 7 MAGGIO.

Tre colori, infinite emozioni. Tre, il rosso, il bianco e il nero, sono i principali colori che Rossana Corsaro usa sulle sue tele. Ed infinite sono le emozioni che l’artista reggina regala. Emozioni che partono dall’anima più profonda della Corsaro e che arrivano dritte e forti a quella di chi le osserva. Ed è “Anima”, appunto, il titolo della prima esposizione personale della pittrice, evento che rientra all’interno della rassegna artistica “Underground 2015” messa su dall’associazione “SosBeniCulturali” nell’Ipogeo di piazza Italia. Chi scenderà sotto il centralissimo slargo, fino all’8 maggio, tra i resti della Reggio che fu, in una particolare atmosfera che mescola passato, presente e futuro e che ben si abbina con le opere esposte, come l’hanno già fatto numerosi visitatori dallo scorso 24 aprile, potrà apprezzare l’arte della Corsaro, astratta nella tecnica, ma molto reale perché legata a sentimenti umani come l’amore e la speranza. Creatività e fantasia che si materializzano in colori che risaltano agli occhi di un osservatore che si fa riscaldare da un’energica luce proveniente dalle tele dell’artista. E che riescono a far emergere i sentimenti della stessa tra interiorità ed indefinito trasmettendoli a chi si accosta senza privarlo dell’immaginazione. «Uso tre colori. Il rosso, cioè la passione per la vita, la forza; il bianco, ossia la purezza, la luce; il nero, che sembrerebbe in contrasto con questi colori luminosi e che invece li risalta, rappresenta l’infinito. La nostra anima è infinita.>> afferma una Corsaro che ha ricevuto diversi premi e che ha conquistato la critica, ad esempio quella di un Alessandro Costanza che ha evidenziato come abbia uno stile facilmente identificabile e come riesca ad esprimere emozioni in uno stretto legame con gli occhi, la testa e il cuore delle persone. «Dobbiamo liberare le sensazioni e lasciarle vive. La mia arte astratta, innata ed istintiva, dà luce. Mi domando sempre come possa penetrare la luce nell’essere umano. L’unica risposta è quella di aprire le porte del cuore, facendo entrare gioia ed amore» è un altro passaggio della pittrice che all’Ipogeo ha anche esposto proprie poesie insieme alle tele definite dalla stessa «un connubio perfetto». Sotto piazza Italia, tra pietre e lastroni antichi, si potrà godere la vista e il senso di ben 23 opere, tra le quali “L’abbraccio dell’anima” o “Caoticamente”, così come “Contemplando” («Contemplo sempre la luna, ha una luce magica. Ci avvolge e illumina nel buio della notte. È fondamentale» racconta l’artista) o “Dove è finita l’umanità?” («Una domanda attualissima davanti ai tanti drammi ai quali assistiamo» dice la medesima). «Non abbiamo bisogno di macchine, ma di emozioni. Occorre cercare di tirarle fuori senza paura. Le emozioni uniscono, sono forza. Nelle mie tele ci sono amore e speranza. C’è tanta bellezza attorno a noi, dobbiamo avere occhi che guardano  al di là di ciò che vedono, orecchie per ascoltare e non sentire. Essere sempre alla ricerca di persone belle, e non di belle persone, questa è la sottile differenza» spiega l’artista. Perché il motto della Corsaro è «sperare e credere sempre», da concretizzare ogni giorno «vestendosi di speranza e avendo la forza di credere».

Lamberti Corsaro 2 4