PREGIUDIZI E COLLAGE. QUANDO IL WEB MANIPOLA LA NOTIZIA

Ci sono cascati tutti nel vortice contagioso del fare “notizia” a tutti i costi. Siamo circondati, a causa di questo mondo virtuale sempre più social e poco real, da link, articoli e blog, dove – dal titolo alle immagini correlate – ci si sofferma solo sul lato della notizia che fa più scalpore. Nascono così le notizie che adoro definire con “Poteva Essere Una Tragedia”, ricordando il caro comico Beppe Braida prendere in giro i tg nazionali e la loro abilità di comunicare la medesima notizia in vari modi più o meno allarmanti. Questa volta, sotto il mirino dell’informazione di comodo, la diffusione di un collage di foto realizzato durante il Gay Pride di Roma e veicolato da un sito di “informazione reggina” nelle ultime ore. A seguito delle foto scelte, il divulgatore domanda alla comunità reggina quale parere abbia nei confronti della medesima manifestazione in programma per la stagione estiva a Reggio Calabria. Da qui sono nati i numerosi commenti offensivi e aggressivi nei confronti, non solo dell’evento ma anche delle persone omosessuali. Seppure le foto incriminate siano da ritenersi poco consone c’è da valutare la certosina scelta da parte di chi ha realizzato il collage fotografico nel mostrare un solo lato della medaglia. Decidere di intraprendere la via dell’informazione, della cronaca e della comunicazione vuol dire decidere di essere imparziali, corretti e liberi dal conferire ombra di pregiudizio in tutto ciò che viene riportato su carta, in questo caso: sul web. Quando si parla di Gay Pride si parla di colori, estrosità, esagerazione e diversità, ma si tratta comunque di una manifestazione che vede alla base la rivendicazione dei diritti dell’essere umano, nella sua natura e originalità. Ciò non si differenzia da un qualsiasi altro corteo o gruppo di manifestanti. Gli eccessi o le provocazioni ci sono ovunque. Ma perché lanciare un quesito che porta con sé una retorica pregiudiziale razziale? Perché non mostrare il lato positivo dell’evento e accompagnarlo dalle immagini più significative della marcia gay. Il diverso spaventa? Che poi… diverso da chi? Diverso… perché?  A SCENZA I RIGGIU, allora, vi offre l’altro lato della medaglia.

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