LOCALITA’ DEL REGGINO: SAN MARTINO E AMATO

San Martino dista circa 2 chilometri dal centro di Taurianova, sulla strada provinciale per Palmi, e vanta un passato ricco di avvenimenti storici.

Infatti, intorno al 1060, Ruggero il Normanno, durante la campagna di Sicilia, vi celebrò il suo matrimonio.

Il 30 marzo del 1283 Carlo II d’Angiò vi tenne un solenne Parlamento di  ecclesiasti, conti, baroni ed uomini probi del regno per discutere ed approvare la nuova Costituzione della Monarchia.

Due anni dopo, Carlo fece ritorno a San Martino per firmare una convenzione col Papa Onorio IV.

Il terremoto del 1783 ne minò seriamente le strutture.

Oggi l’abitato ha l’aspetto dei caratteristici borghi di campagna.

Ricco di agrumi e ulivi, è attraversato dalla ormai dismessa linea ferrata delle Calabro-Lucane.

Nella Chiesa di Maria Santissima della Colomba sono conservate una scultura della Madonna col Bambino, di scuola gaginesca, e la statua di San Martino a cavallo.

La devozione a San Martino è tuttora molto sentita, e l’11 novembre se ne celebra la festa.

 

Circondata da uliveti, lungo la Strada Statale 111 che collega Gioia Tauro a Taurianova, si sviluppa la frazione di Amato. Un tempo era agglomerato contadino i cui terreni appartenevano al Marchese Gagliardi che vi fece costruire la chiesetta della Madonna dell’Immacolata, affinché potessero avere un luogo di culto le numerose famiglie di braccianti e di raccoglitrici di olive che vi risiedevano. La piazzetta sulla quale si affaccia la chiesetta, che è prospicente la S.S. 111, è considerata un mirabile esempio di architettura rurale sette-ottocentesca.

Nei pressi dell’antica chiesetta è la nuova Chiesa Parrocchiale, di aspetto moderno.

Interessanti sono gli antichi edifici e le costruzioni rurali, per lo più abbandonate, dei secoli XVII e XVIII.

 

Tratto da: Taurianova. Nel “gran bosco d’ulivi” edito da Laruffa, 2002