I PORTATORI DELLA VARA

 

Ogni anno, il secondo sabato di settembre, Reggio si mobilita per assistere alla “scesa ra Maronna” che vede la Sacra effigie della Madonna della Consolazione, patrona di Reggio Calabria, spostarsi dalla Basilica dell’Eremo alla Basilica Cattedrale.

Sono diverse centinaia i portatori della Vara che si alternano nel trasportare a spalla il pesantissimo e prezioso carico. Cento alla volta, 25 per ognuna delle 4 stanghe, uomini di ogni età, ceto sociale, appartenenza politica. I portatori della Vara si sentono tutti fratelli, figli della Madanna dediti a portare a termine quella missione di “ncoddare”. Al suono della campanella al coro unanime “e gridamulu cu’ tuttu u cori, oggi e sempri, Viva Maria!” nonostante i dolorosi segni lasciati dalla stanga sulle spalle e la stanchezza che strema i loro fisici.  Durante la processione che si svolge a ritmo di musica, i  portatori ‘nnacano la Madonna  per alcuni secondi  nella credenza della volontà della Vergine di voler stare insieme al popolo reggino.

Il momento più impegnativo e delicato per i portatori è la “volata”. Sgomberata la parte centrale della piazza del Duomo con la forza delle braccia, la Vara, come un’esile piuma, viene ruotata di 360 gradi e, di corsa, portata in Cattedrale.

Tradizioni che si ripetono da diversi secoli da quando, per le intercessioni miracolose della Madonna della Consolazione verso il popolo reggino, si decise di portare il “Quadro” in processione.