BRUCIA LA SCRITTA “DUX”, IN ONORE DI MUSSOLINI, SUL MONTE GIANO

Un vasto incendio persiste da qualche giorno sul monte Giano in provincia di Rieti noto per la scritta “DVX” (DUCE dal latino dux, ducis) posta sul versante ovest, composta da alberi di pino e visibile da diversi chilometri di distanza, nei giorni con poca foschia anche da Roma.

La pineta di otto ettari è composta da circa 20.000 pini e fu realizzata durante il periodo fascista dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale nel 1939 con il contributo di numerosi giovani del posto, come omaggio a Benito Mussolini.

Le fiamme, nella serata del 24 agosto, hanno aggredito la storica scritta. Questa mattina, oltre le squadre a terra, sono tornati ad operare due elicotteri e un Canadair.

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Sono distrutto, – scrive sul proprio profilo facebook Alberto Guerrieri, sindaco di Antrodoco, un comune che sorge ai piedi del monte Giano –  mai avrei pensato di vivere da Sindaco l’incendio del DUX. Un pezzo importante della nostra identità è andato in fumo tra la felicità di alcuni, quelli che telefonano in comune chiedendomi di vergognarmi perché manteniamo un’opera del genere, gli stessi che nella loro ipocrisia, nelle loro città passeggiano sui tombini con sopra stampato il fascio, gli stessi che vivono in palazzi razionalisti, gli stessi che comodamente bevono acqua e consumano energia idroelettrica prodotta proprio nei nostri territori grazie alle opere costruite 80 anni fa, oggi saranno contenti.
Io no, non sono contento, sconfitto nella battaglia per difendere un monumento nazionale, il frutto del lavoro di tanta gente
della mia terra, un’opera di ingegneria ambientale notevole, un’opera che difendeva il mio paese dal rischio idrogeologico”.

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