BELLEZZE DI CALABRIA, LE LAURE A STILO

La cultura greca trapiantata in Calabria fu opera soprattutto dei monaci Basiliani che ben presto, in zone particolari della regione, si costituirono in vere e proprie comunità. Tali stanziamenti favorirono lo sviluppo di nuove forme di vita che a loro volta ebbero sbocco in varie espressioni di arte nuova.

Gli appartenenti a tale Ordine preferirono abitare e, in più occasioni costruire chiesette rupestri nelle zone più impervie. Avendo scelto, tra le altre, Stilo andarono subito alla ricerca di grotte naturali, ispezionando tutte le pareti orientali del Monte Consolino. Dedicavano, in esse, la loro vita alla più completa solitudine osservando così a pieno le regole scelte da Padre Basilio.

Tra le Laure (villaggi di grotte) più conosciute vi sono tuttora: quella di Sant’Angelo, situata in una zona molto scoscesa del monte e, nelle vicinanze, quella detta delle Pastorella, che più di ogni altra venne adattata allo scopo, artificialmente. Molte altre sono rimaste sconosciute e interrate. Le esistenti, fino a non molto tempo addietro, serbavano piacevoli ma rudimentali affreschi di scuola bizantina, vere e proprie icone, che purtroppo, non avendo avuto stima e conoscenza adatte, sono andate distrutte dalle intemperie.

Tratto da: Stilo e la Vallata dello Stilaro (Laruffa Editore 2002)