ATTENZIONE AL BUCO NERO

Soli pochi minuti di pioggia a Reggio ed ecco la città piomba nel panico. Le strade già dissestate con manto disconnesso, cedono ed enormi nuove voragini compaiono a fare bella mostra.

La rete fognaria fatiscente che accoglie (sic!) anche parte delle acque piovane spinge via i coperchi dei tombini occultando un inaspettato buco nero.

Il manto stradale  non è certo quella distesa continua di asfalto interrotta solo dalle strisce della segnaletica stradale. No, le strade reggine sembrano risiedere in un’area di guerra appena bombardata dagli aerei nemici. Appaiono come un susseguirsi di buchi e voragini, risultato di rattoppi e di una manutenzione sommaria che dovrebbero essere provvisori ma puntualmente diventano permanenti, un convogliamento delle acque piovane nella rete fognaria che non supporta un volume così elevato di liquido e sfoga la sua forza spingendo via le coperture dei tombini.

Chi guida su queste strade diventa un pilota di rally in una corsa ad ostacoli (tra l’altro anche transenne, birilli, contenitori per la raccolta differenziata e i più curiosi e disparati oggetti che segnalano il pericolo) in una gincana permanente su una pista cittadina.

Quando piove a Reggio c’è il timore dell’ignoto. Difficile è la decisioni trovandosi dinanzi a una pozzanghera. Cosa decidere? Avanzare sperando che si tratti di un semplice rattoppo e non di una voragine che ti inghiotte dovendo poi ricorrere al carro attrezzi o … non ci sono altre alternative.

Beh, forse è il caso almeno di installare dei cartelli con su scritto: “ATTENTI AL BUCO NERO”!