STIAMO LAVORANDO PER VOI

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, durante un viaggio stressante verso una località di villeggiatura, con l’auto divenuta un forno crematorio per il clima canicolare, non ha dovuto sopportare almeno un paio d’ore di coda perché un cantiere, spesso misteriosamente deserto, riduceva l’autostrada a una mezza corsia, con un trionfale cartello che ammoniva, falsamente consolatorio, “STIAMO LAVORANDO PER VOI”. Si, “stiamo lavorando per voi” è un motto inflazionato in Italia, paese dove tutti sembrano aver consacrato la propria vita a beneficio degli altri. Operai dell’Anas, tecnici dell’Enel e di Telecom, netturbini, addetti alle Asp, politici, pubblici ufficiali, tutti lavorano per noi facendoci impazzire con trovate che solo una mente maligna può concepire, perseguitandoci con l’aria di voler pensare al nostro bene.

A inventare il messaggio furono i cantieri d’autostrada e quelli della metropolitana: “stiamo lavorando per voi”. La filosofia era chiara: vi diamo fastidio ma nel vostro interesse. Una logica corretta, una sintesi riuscita. Però l’idea era troppo bella per non diventare un alibi generale.

[CARLO GOLDONI]