PADRE, FIGLIO E GIARDINO DA ZAPPARE

Un anziano signore calabrese che viveva nelle campagne dell’Aspromonte, ormai avanti con gli anni ed acciaccato, quando bisognava arare la terra del suo giardino si faceva sempre aiutare dal figlio. Purtroppo il figlio venne arrestato e quell’anno non lo poteva aiutare. L’anziano scrisse una lettera al figlio, ospite delle Patrie Galere, spiegandogli quella sua piccola tragedia.

Caro Rocco, sono molto triste poiché quest’anno non posso ripiantare il giardino come ogni anno, ormai troppo vecchio ed ammalato per farlo da solo. Se tu fossi qui ci penseresti tu a zapparmi tutta la terra. Tuo padre Totò.

Trascorsa una settimana l’anziano padre ricevette una lettera di risposta dal figlio il quale scrisse:

Caro papà mi scuso di non essere lì con te ad aiutarti ma nel contesto ti supplico di non zappare il giardino poiché è in quel luogo che ho nascosto soldi e armi. Con immensa stima tuo figlio Rocco.”

Alle sei del mattino seguente, una squadra di carabinieri arriva nel giardino dell’anziano padre e rovista la terra per tutto il giorno senza trovare alcunché. Arrivata sera i militari si scusano e vanno via. Dopo tre giorni il padre riceve un’altra lettera dal figlio:

Caro papà, adesso puoi ripiantare il giardino. E’ stato il meglio che ho potuto fare considerando la situazione. Un forte abbraccio, tuo figlio Rocco”.