Ott 7 2015
LE CILIEGIE
Le ciliegie (ciràsi nel dialetto reggino) sono uno dei frutti più amati alle nostre latitudini. Può nascere da due diverse specie, dal ciliegio dolce detto prunus avium, produttore delle ciliegie che consumiamo avidamente come frutta fresca e il ciliegio visciolo prunus cerasus che produce le amarene e le marasche, definite ciliegie acide.
Il ciliegio dolce è coltivato prevalentemente in Europa e negli Stati Uniti, in Italia in modo particolare in Veneto, Emilia-Romagna, Puglia e Campania.
Il frutto, costituito da una drupa di 1-2 centimetri di diametro normalmente è sferico ma può assumere anche la forma a cuore o di sfera allungata. Il colore, normalmente rosso, può spaziare, a seconda della varietà, dal giallo chiaro al bianco al rosso scuro. Matura nel periodo primaverile-estivo e contiene un solo seme duro, color legno. La polpa di colorazione e consistenza diverse a seconda della varietà passa dal bianco al rosso nerastro. Vanno raccolte a maturazione completa perchè una volta staccate dall’albero non maturano più.
La ciliegia è un frutto ricco di vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B, contiene inoltre sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo, oligoelementi importanti quali rame, zinco, manganese e cobalto. Sono presenti anche melatonina e antiossidanti ed ha proprietà depurative.
Le ciliegie sono adoperate per il consumo diretto, per farne conserve, sciroppi, marmellate, liquori, frutta sciroppata, gelati, yogurt e dolci di vario genere.
La polpa, talvolta, viene impiegata per la preparazione di maschere di bellezza dall’azione astringente e rinfrescante. Dai semi si estrae un olio (olio di ciliegie).