IL MONACO E I CONTROLLI DOGANALI

Una donna, di ritorno in Italia dal Brasile, è seduta sull’aereo accanto ad un monaco. Durante il viaggio discutono del più e del meno e poco prima di atterrare a Fiumicino la donna chiede al religioso:  “Padre Francesco posso chiederle un piacere?”

Certamente signora Rosetta, se posso lo faccio con molto piacere.” –  risponde il frate.
“Vede, padre, ho comprato un ottimo rasoio per donna  molto costoso ed ho il timore di dover pagare una tassa molto salata in dogana, visto che non è mai stato usato potrebbe nasconderlo sotto la sua tonaca?” –
Certo che posso, figliola, l’unico problema è che non posso dire bugie.
Rosetta, ottimista sulla riuscita della cosa, consegna l’oggetto al frate che lo infila sotto la sua lunga veste.
Arrivati in aeroporto, ai controlli doganali, l’addetto, come da prassi, chiede anche al frate: “Ha qualcosa da dichiarare?”  Il religioso sorridendo risponde: “Dalla testa fino al giro vita nulla, figliolo!
Un po’ sorpreso, il doganiere ribatte:  “E dal giro vita in giù?”
Lì ho un attrezzo per signore che non è mai stato usato.
Il doganiere scoppia in una fragorosa risata dicendo:  “Avanti il prossimo!”