5 ANNI DI DASPO A DIRIGENTE, LE PRECISAZIONI DELL’AUDAX RAVAGNESE

Riguardo la vicenda del D.A.SPO di 5 anni  [leggi] inferto ad un dirigente dell, Audax Ravagnese, società di calcio dilettantistica reggina, riportiamo quanto postato sul social network Facebook in risposta al precedente comunicato:

“In merito a tutto ciò serve precisare alcune cose: La misura presa nei confronti del nostro tesserato è frutto di una evidente macchinazione da parte dell’arbitro della partita in questione (Marchesano Rocco di “Taurianova”), che dopo le note vicende della partita con la Deliese (aggressione fisica nei confronti del nostro tesserato), denunciate nel post partita ai microfoni di Universo Dilettanti, ha ben pensato di “far pagare” al diretto interessato tale circostanza mettendo in piedi una tale farsa tutta frutto della sua “fantasia”. Da precisare che lo stesso arbitro, per tutto il pre partita, ha assunto un atteggiamento fortemente provocatorio nei confronti del nostro tesserato cercando di istigare lo stesso ad una reazione violenta. Ma per sua sfortuna, l’unica reazione del nostro tesserato è stata quella di attivare prontamente, attraverso il proprio smartphone, una registrazione di quanto stesse accadendo. A tal proposito il nostro tesserato, subito dopo l’uscita del comunicato ufficiale post partita, a tutela della sua persona, ha prontamente presentato querela, presso gli uffici dei Carabinieri di RC, nei confronti del Marchesano Rocco e contestualmente inoltrato ricorso avverso la decisione del giudice sportivo. In fase dibattimentale l’arbitro ha in parte ritrattato, ma è emersa la “colpa” del nostro tesserato di non aver chiesto autorizzazione alla LND a presentare denuncia presso le autorità competenti. Alla luce di ciò, una ulteriore inibizione di sei mesi per lo stesso, e contestualmente una riduzione di otto mesi (praticamente una riduzione di solo 2 mesi nel totale). A distanza di pochi giorni, arriva così la misura di prevenzione nei confronti del nostro tesserato. Allora ci si chiede: come mai tutto ciò avviene dopo che la LND viene a conoscenza della querela di parte e non dopo la partita in questione? Per caso parlare (e non tacere) è fuori luogo? Per caso da fastidio che ci si rivolga ad altre sedi per tutelare se stessi? Non è colpa nostra se immagini, riprese video e registrazioni non sono una prova concreta per la giustizia sportiva. E non è colpa nostra se ciò che dice (inventa in questo caso) l’arbitro fa piena prova. Fortunatamente, chi era presente alla partita Audax Ravagnese – Scillese (calciatori e dirigenti di “entrambe” le società) è testimone di quanto successo, e sicuramente nelle sedi opportune emergerà la verità. Ovviamente, quanto successo in questi giorni, sta danneggiando pesantemente la società ed in particolare il proprio tesserato. E, alla luce di ciò, sicuramente provvederemo a tutelarci nelle sedi opportune.”
P.S. Forse è arrivato il momento che qualcuno intervenga e fermi “questa gente”!!! La violenza di certo non sta da “questa” parte!!!

audax ravagnese