Feb 4 2019
LE CHIESE REGGINE: IL SACRO CUORE DI GESU’
Dopo il terremoto del 1908, la contrada che si prolunga a sud del Calopinace, divenne sede stabile di profughi scampati e fuggiti dalle loro abitazioni dentro la città, trasformate in ammasso di macerie e pericolose per i continui movimenti della terra. Al drammatico bisogno di ricostruire abitazioni e strutture per i terremotati, l’ente ferroviario vi costruiva un quartiere per i suoi dipendenti, il quale in pochi anni raccoglieva circa duemila persone. Il Santo Padre, Papa Pio X, dona alla Curia di Reggio Calabria ben 200 chiese-baracche ed una di queste viene proprio destinata alla zona sud della città.
Avvenne così che il 9 febbraio 1912, Monsignor Ronaldo Camillo Rousset, prendendo atto della nuova realtà, costituiva una coadiutoria curiale del Sacro Cuore di Gesù, ufficialmente autorizzata a svolgere i servizi liturgici ma sempre sotto l’area pastorale della parrocchia di Santa Maria del Soccorso della quale diviene una “succursale”.
Intanto il rione ferrovieri s’ingrandiva sempre più, tanto che nel 1927, l’autorità diocesana rendeva noto a quella civile ch’era necessario creare una nuova parrocchia. Infatti – si diceva – “l’antica parrocchia del Soccorso, prima del terremoto, contava appena 500 abitanti, mentre ora, 1927, ne conta oltre quattromila”.
Nel 1931, era stato costruito il rione pescatori. Il parroco del Soccorso, Domenico Giuffrè, propose di trasferire la parrocchia al rione ferrovieri, dove vivevano i quattro quinti di tutta la popolazione della parrocchia. Il 22 febbraio 1935 l’Arcivescovo Carmelo Pujia, accogliendo la richiesta di don Giuffré, “promuove” la chiesetta a parrocchia con il titolo di “Santa Maria del Soccorso al Sacro Cuore, ufficializzando il trasferimento da una all’altra baracca. Furono trasferiti il titolo e i registri. Per cui alla vecchia denominazione di Santa Maria del Soccorso si aggiunse la nuova: al Sacro Cuore. Come parroco venne confermato Domenico Giuffrè.
Qualche anno dopo, fu riattivata l’antica parrocchia del Soccorso, ma titolo e registri rimasero alla nuova parrocchia. Il 4 luglio 1959, progettata dall’ingegner architetto monsignor Valerio Vigorelli, della scuola Beato Angelico di Milano, si dava mano alla costruzione della nuova chiesa in muratura. Essa, grazie all’opera energica del parroco Antonio Meduri, il 6 aprile 1962, viene celebrata da Monsignor Giovanni Ferro la prima storica Messa nella nuova chiesa, in presenza di una numerosa follae il primo luglio dello stesso anno poté essere consacrata.
Nel 1963 un fedele, il dottor Filippo Rizzo, offre a proprie spese l’altare dedicato a Sant’Antonio su progetto dell’ingegnere Guido Tripepi, destinato alla navata laterale destra. Il quadro del santo, dipinto dal domenicano padre Ferdinando Loverso nel 1965, sovrasta l’altare. Sempre nel ’63 viene anche montato l’altare dedicato a San Giuseppe prodotto dalla scuola Beato Angelico sistemato nella navata laterale con quadro annesso. Sempre la scuola Beato Angelico confeziona il mosaico che fa da sfondo al Crocifisso ligneo situato all’ingresso della chiesa, sulla sinistra, davanti al battistero. Sulla parete di sinistra vengono installate le stazioni della Via Crucis (I – XIV), prodotte con smalto a fuoco, e vengono anche prodotte le lettere in bronzo da collocarsi sopra le stazioni.Vengono annessi nei posti a sedere del presbiterio i simboli degli apostoli eseguiti in compensato di acero dalla signora Concetta De Carlo. Nel 1965 gli allievi della scuola Beato Angelico, coordinati dal professore Angelo Marelli, eseguono il gigantesco mosaico absidale, rappresentante il Cristo Risorto con il Cuore raggiante e la Gerusalemme Celeste che funge da sfondo. Nella navata laterale di destra viene creata una nicchia per ospitare la statua del Sacro Cuore di Gesù, simbolo della parrocchia.
Nel 1967 viene commissionato ancora alla scuola Beato Angelico un nuovo ostensorio nel quale vengono incastonate due rose in oro lasciate da don Giuffré e una medaglia d’oro donata dai fedeli a don Meduri per il 25° anniversario di servizio pastorale al Sacro Cuore. Nel 1968 viene acquistato a Napoli un nuovo quadro della Madonna di Pompei (il vecchio era molto logoro) e viene posto sempre nella navata di destra in un’altra nicchia.
Nel 1982 viene ristrutturato l’altare della cappella mariana ed installata l’artistica vetrata che abbellisce la facciata dell’edificio raffigurante il Cristo Risorto, realizzata dagli allievi dell’Istituto d’Arte Preti-Frangipane guidati dal professor Familiari.
I festeggiamenti del Sacro cuore di Gesù si effettuano con una processione la prima domenica di luglio.
I parroci del Sacro Cuore:
Don Domenico Giuffrè dal 1914 al 1941;
Don Antonino Meduri dal 1941 al 1976;
Don Umbeto Lauro dal 1976.
[Fonti: parrocchiasacrocuorerc.it e “La parrocchia di S. Maria di Loreto a Sbarre in Reggio Calabria” di Nicola Ferrante edito da Laruffa]