Calopinace

CHIESE REGGINE: SAN PIETRO APOSTOLO

CHIESE REGGINE: SAN PIETRO APOSTOLO

  La chiesa di San Pietro Apostolo fu costruita dal sacerdote Pietro Gagliardi nel 1853, “per la gran devozione che egli ha verso il santo […] e per comodo spirituale degli abitanti della contrada Ceci”, come si può anche evincere dalle due iscrizioni  in latino collocate sul prospetto principale. La prima si trova sulla fascia(…)

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LE CHIESE REGGINE: IL SACRO CUORE DI GESU’

LE CHIESE REGGINE: IL SACRO CUORE DI GESU’

   Dopo il terremoto del 1908, la contrada che si prolunga a sud del Calopinace, divenne sede stabile di profughi scampati e fuggiti dalle loro abitazioni dentro la città, trasformate in ammasso di macerie e pericolose per i continui movimenti della terra. Al drammatico bisogno di ricostruire abitazioni e strutture per i terremotati, l’ente ferroviario(…)

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STORIA REGGINA: IL QUARTIERE FERROVIERI (DA UN GIORNALE DELL’EPOCA)

STORIA REGGINA: IL QUARTIERE FERROVIERI (DA UN GIORNALE DELL’EPOCA)

 Dal giornale cittadino “Reggio Nuova” del 9 aprile 1910: “Sulla sponda sinistra del Calopinace, nell’amena contrada delle Sbarre, è sorto come per incanto il nuovo Quartiere Ferrovieri, come un borgo orientale dalle vie piene di sole, dalle casette lucide, bianche e regolari come tanti dadi disposti simmetricamente su vasto piano. È il primo rione di(…)

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LA STORIA DI REGGIO: LA FONDAZIONE GRECA

LA STORIA DI REGGIO: LA FONDAZIONE GRECA

 Fin dai tempi più remoti, come provano le ricerche archeologiche e avevano già affermato le leggende locali, la costa reggina era stata frequentata assiduamente da mercanti orientali, soprattutto da Fenici (“i Rossi”) e da Ioni (“i Viola”). I contatti con la Grecia micenea portarono ad una crescita culturale e materiale di tutti i popoli indigeni(…)

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LA STORIA DI REGGIO: LA FASE ARCAICA

LA STORIA DI REGGIO: LA FASE ARCAICA

 Quale fu l’insediamento originario non è facile da stabilire. Gli studi erronei ed incompleti del secolo scorso hanno delineato una polis che coincideva con il Corso Garibaldi e le strade immediatamente adiacenti, non considerando che  le fonti antiche e, di più, il mero buon senso, consigliavano di cercare sulle Colline del Salvatore l’insediamento più antico.(…)

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LE FORTEZZE REGGINE: FORTE LEMOS (O CASTEL NOVO)

LE FORTEZZE REGGINE: FORTE LEMOS (O CASTEL NOVO)

 Nel ‘500, sotto la denominazione degli spagnoli, Reggio aveva la necessità di adeguare la difesa del suo porto con nuovi sistemi di difesa utilizzanti la polvere da sparo. Le incursioni dei turchi erano sempre più frequenti cosicché, durante il regno di Carlo V, si decise di sostituire l’unico “trabucco”  di Forte Lemos con i moderni(…)

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PUNTA CALAMIZZI

PUNTA CALAMIZZI

 Punta Calamizzi, anticamente denominata Pallantiòn (Pallanzio) o Promontorio reggino, era una lingua di terra che s’inoltrava per alcuni chilometri nel mare, qui sfociava il fiume Apsìas (oggi fiumara Calopinace). Il promontorio, riparato dai venti e dalle correnti dello Stretto di Messina, costituiva l’antico porto di Reggio. L’area costituiva la zona più antica della città di Reggio Calabria abitata originariamente  dalle(…)

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LA VITE, IL FICO E LA FONDAZIONE DI RHEGION

LA VITE, IL FICO E LA FONDAZIONE DI RHEGION

 Rhegion (l’odierna Reggio Calabria) fu l’antica colonia dei Calcidesi di Eubea consacrati ad Apollo, fondata nell’VIII secolo a.C. contemporaneamente a Zancle (odierna Messina). Le antiche fonti raccontano che parte dei cittadini calcidesi dell’isola di Eubea, stremati e decimati dalla tremenda carestia che aveva colpito la zona, decisero di scampare al tremendo flagello e trovare riparo(…)

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STORIA DEI RIONI DI REGGIO CALABRIA: IL RIONE CECI

STORIA DEI RIONI DI REGGIO CALABRIA: IL RIONE CECI

 Il Loreto, la Graziella e il rione Ceci costituivano il confine nord-ovest del territorio di Gebbione. Il rione Loreto prese il nome dalla chiesa dedicata alla Madonna di Loreto. La Graziella era pure una chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie in considerazione di quella terra grata, cioè rispondente alle fatiche dell’uomo. Per quanto riguarda il(…)

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CALABRIA DA SCOPRIRE: LA GROTTA DEL PERTUSO D’ORO

CALABRIA DA SCOPRIRE: LA GROTTA DEL PERTUSO D’ORO

 Nella frazione di Terreti, in provincia di Reggio Calabria, a pochi chilometri dal centro cittadino, situata a 650 metri di altitudine, si può ammirare la Grotta del pertuso d’oro. Essa è ubicata a destra della fiumara del Calopinace, alla base del monte Gonì . In superficie si presenta con due distinti ingressi vicini tra loro(…)

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