LE FORTEZZE REGGINE: FORTE LEMOS (O CASTEL NOVO)

Nel ‘500, sotto la denominazione degli spagnoli, Reggio aveva la necessità di adeguare la difesa del suo porto con nuovi sistemi di difesa utilizzanti la polvere da sparo. Le incursioni dei turchi erano sempre più frequenti cosicché, durante il regno di Carlo V, si decise di sostituire l’unico “trabucco”  di Forte Lemos con i moderni cannoni. Lo spazio nei pressi del porto naturale reggino, situato a Punta Calamizzi, alla foce del Calopinace (dove adesso sorge la Villa Comunale), non era sufficiente per ospitare i nuovi armamenti cosicché si  pensò di costruire due enormi argini in terra lungo la fiumara per spostare la sua foce a sud ricavando così  lo spazio per edificare il Castel Novo.

I lavori cominciarono nel 1547 sotto l’appalto del maestro napoletano Nicolò Ballante, sospesa per motivi ignoti nel  1556.  Il 20 ottobre  del 1562 il promontorio di Calamizzi sprofondò a mare in concomitanza di una scossa tellurica privando Reggio di un attracco marittimo rendendo, di fatto, inutile la costruzione del Castel Novo, che rimase incompiuto fino al ‘700 quando fu completato e dotato di una cospicua artiglieria capace di difendere l’intera rada di Reggio.