PALMI: IL TRACCIOLINO

Il “Tracciolino” è una pista in terra battuta che corre lungo il fianco settentrionale del Monte Sant’Elia tagliandolo circa a metà della sua altezza. Percorrendolo per intero, dall’imbocco di via San Giorgio si può proseguire fino ai Piani della Corona con sbocco sullo statale 18 oppure, di balza in balza, si può raggiungere Bagnara. L’intero percorso si sviluppa lungo il tratto più suggestivo della Costa Viola e offre la possibilità di osservare un ambiente naturalistico davvero interessante, dove a farla da padrone è veramente la natura in tutta la sua splendente, originaria bellezza, con i suoi colori, i suoi silenzi, il suo incanto. Un tempo, da aprile ad agosto, il Tracciolino era costellato di postazioni di cacciatori e banditori, gli avvistatori dei pesce spada. Allora la montagna risuonava delle svelte, concitate e misteriose parole d’ordine gridate dal “banditore”. Erano piuttosto urli disperati che si allungavano accavallandosi con un‘eco che la montagna restituiva in suoni amplificati ed arcani; comprensibili solo a chi era aduso a quella forma di comunicazione. Ad ogni postazione un nome: Soldato, Casetta, Pietra del Corvo, Zingara, Spiraglio, Santoro, Acqua dei cacciatori, Casetta di Ninello, Sorbara, Tre casette, Drago, Pittàra, Sorrentinu, Rocca, Manèa, Montagna spaccata e altri difficilmente traducibili. Durante il percorso si possono ammirare le “armacìe”. Ardite architetture ciclopiche di pietre giustapposte, le armacìe seguono l’andamento della costa; digradando in vigne terrazzate verso il mare per rubare a fini produttivi lo spazio alla montagna, dando chiara l’idea della fatica umana e del bisogno, e dell’antica sapienza con cui l’uomo sapeva accostarsi alla natura, accarezzandola per non indispettirla, modificandola senza turbare la bellezza e l’equilibrio

 

Tratto da: PALMI GUIDA TURISTICA, Laruffa editore, 2000