LEGGENDE CALABRESI: LA FATA MORGANA

Un re barbaro, dopo aver messo a ferro e fuoco tutta l’Italia, giunse infine sulle spiagge di Reggio Calabria dove si fermò a causa dello Stretto. La Sicilia, dall’altra parte, gli appariva incantevole, ma il suo desiderio di possederla era ostacolato dal fatto che non aveva neppure una barchetta per raggiungerla. Deluso per tanta aspettativa irrealizzata, vide innanzi a sé una splendida fanciulla vestita dei colori del cielo, che gli disse: ”Vuoi conquistare quest’isola meravigliosa che vedi vicinissima? Guarda, è a pochi metri da te, non hai che da prenderla.

Il re, incredulo, guardò fissamente nelle onde del mare e vide i monti della Sicilia, i pendii carichi di uliveti e di aranceti, i battelli con le vele bianche e rosse ripieni di merci che entravano ed uscivano dal porto di Messina.

“Che cosa aspetti?” – gli ripeteva la soave e dolce voce della fanciulla – “muoviti e anche questo paradiso sarà tuo!”

Il re abbagliato dalla magica visione, entrò in acqua con il suo cavallo bianco, convinto di raggiungere la Sicilia in un batter d’occhio, ma appena le onde lo investirono con tutta la loro forza primordiale, la fanciulla scomparve insieme all’incantesimo, cavallo e cavaliere finirono inghiottiti tra i gorghi di Scilla.

Quella fanciulla dolce e seducente era la Fata Morgana, leggendaria fata dei miraggi sullo Stretto.