L’ASPROMONTE TRA STORIA E LEGGENDA

Il nome Aspromonte, ben lungi dal trarre origine dalla sua conformazione naturale, deriva dal greco aspros, bianco.

Secondo una leggenda la montagna era dimora della Sibilla che aveva anticipato ai reggini la venuta di Gesù Cristo, ma si crede anche che fosse stata scelta come rifugio da San Silvestro papa perseguitato dai Romani, fino a quando non guarì l’imperatore Costantino dalla lebbra. Proprio dopo questo prodigio avvenne la “denominazione di Costantino” storicamente contestata, con la quale l’imperatore lasciava l’impero d’Occidente alla chiesa di Roma, tenendo per sé quella d’Oriente.

La montagna fece da sfondo allo scontro tra il re saraceno Agolante e Carlo Magno, evento narrato nella Chanson d’Aspremont il cui autore (anonimo) durante gli anni della preparazione della terza crociata, avrebbe composto l’opera proprio da queste parti. Si da per certo che durante l’inverno del 1190 i soldati di Riccardo Cuor di Leone e di Filippo Augusto, in attesa di partire per la Guerra Santa, avessero ascoltato la Chanson dalla sua viva voce nella città di Messina. Nel corso dei secoli su questi monti avvennero molti fatti rilevanti, e per la particolare conformazione del territorio, come zone praticamente inaccessibili, gole, dirupi e fitta vegetazione, fu rifugio e nascondiglio sicuro per briganti e ogni sorta di fuorilegge.

 

[Tratto da: Reggio Calabria e la sua provincia – Itinerari tra arte, storia e natura – Iiriti editore]