In località “le due fiumare”, confluenza dei torrenti Passo della Troia o Chàlica (Gallico) e Mitta o Lestì, poco più sopra della località Jerupetru, tra Santo Stefano e Gambarie, nel cuore del Parco Nazionale d’Aspromonte, tra una fitta vegetazione, si può ammirare la Grotta di San Silvestro.

Chiamata dalla gente del posto “Cupola di San Silvestro” è una cavità che costituiva parte dell’abside di una piccola chiesa, trascinata via nel tempo dal torrente.  Sorta in epoca bizantina e successivamente (forse nel XII secolo) utilizzata dai monaci basiliani che popolarono quei luoghi selvaggi.

L’antico rudere, costituito da una cupola di forma leggermente ovoidale edificata con pietra di torrente e calce probabilmente da monaci eremiti che si erano stabiliti in Aspromonte è una delle tante testimonianze degli insediamenti e della cultura del monachesimo orientale nella “selva brutia”.

Tante leggende sono legate alla grotta una di queste afferma che ospitò Papa Silvestro.

 

Foto di Peppe Caridi tratta dal sito “Panoramio

 

 

Di US1