LA VARIA DI PALMI

Nell’ultima domenica di agosto si svolge a Palmi la festa della Varia, una manifestazione religiosa che il popolo palmese dedica alla Madonna della Sacra Lettera. L’evento, che anima la città fin dal giorno della festa di San Rocco (16 agosto), culmina con il traino per tutto il Corso Garibaldi di un enorme e pesante carro privo di ruote, sul quale, all’altezza di 16 metri, viene trasportata una bambina (animella), a rappresentare l’Assunzione in Cielo della Vergine Maria, insieme ad altri figuranti quali il Padreterno, gli Apostoli, gli Angeli. La devozione alla Madonna della Sacra Lettera trae origine da un atto di ringraziamento voluto dal Senato di Messina verso la città di Palmi, dove tanti messinesi si erano rifugiati per sfuggire al flagello della pestilenza scoppiata nel 1575 e che nel tempo aveva causato la morte di decine di migliaia di concittadini. A riconoscenza del fatto, il Senato peloritano donò ai palmesi uno dei capelli della Madonna (Sacro Capello) che Madre di Cristo, in segno di gratitudine, aveva consegnato nel 42 d.C. con una lettera (Sacra Lettera) a una delegazione di messinesi che si era recata a Gerusalemme per manifestarle la devozione dell’intera città. Il reliquario con il Sacro Capello della Madonna venne portato a Palmi nel gennaio del 1582 dal palmese Giuseppe Tigano su un vascello seguito da un corteo di barche che si erano recate a Messina per ricevere il sacro dono. Consegnato alle autorità ecclesiali, il Sacro Capello dette inizio al rito della Madonna della Sacra Lettera, che venne rappresentata col Bambin Gesù in una effige nera all’interno di un’ampia “manta” argentea per essere celebrata, nel segno dell’Assunzione in Cielo, nell’ultima domenica di agosto.

Dal 2014 l’evento rientra nelle “Rete delle grandi macchine a spalle italiane” e dal dicembre 2013 è inserito nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO.

ANIMELLA. E’ la bambina trasportata in cima al carro a rappresentare l’ascesa in cielo della Madonna. Durante l’intero percorso lungo il Corso Garibaldi la sua figura oscillante benedice la folla festosa, che saluta con la preghiera “Senza sconzu, Maria di la Littara”. L’animella viene scelta fra i residenti della città, la sera della penultima domenica di agosto, mediante elezioni con regolari urne e scrutatori in seggi elettorali predisposti nella Villa Comunale, tra le tre bambine prescelte in una pubblica preselezione tra le tante candidate. A fine scrutinio, il Presidente del Comitato Varia comunica il nome della eletta ad Animella, la quale, sistemata su un seggio regale, viene trasportata a spalla, seguita da un corteo di folla festante, alla Piazza 1° Maggio dove il Sindaco ne ufficializza l’elezione.

Affidata, per affermata tradizione, ai discendenti di Giuseppe Tigano che ne curano la preparazione spirituale, cerimoniale e vestizione, la domenica della Varia, l’Animella, dopo aver partecipato nella Concattedrale alla messa delle ore 10:00 dedicata alla Madonna della Lettera, alle ore 17:00, viene prelevata da casa Tigano e condotta in un corteo di folla alla Concattedrale per ricevere la benedizione, e, immediatamente dopo, all’inizio del Corso Garibaldi per essere sistemata alla sommità del carro, sul quale alle ore 18:00, dopo la “scasata”, percorrerà benedicente l’intero percorso acclamata da una folla trepidante.

CARRO. A perfezionare l’antica struttura in ferro trasportata a spalla, il palmese GiuseppeMilitano costruì nel 1900 un’ingegnosa Varia in legno massiccio (cippu) munito di pattini d’acciaio, travi longitudinali e trasversali, sommontato da una costruzione conica in ferro avvolta da un’ampia copertura in carta bianco-celeste modellata, sulla quale appoggiano i vari figuranti. Lo spostamento, senza interruzione, di questo carro che pesa 20 tonnellate, avviene per l’azione combinata di sollevamento da parte dei 200 “’Mbuttaturi” e di trazione con corde lunghe 200 metri tirate dal popolo festante.

PADRETERNO. E’ il personaggio sul carro che sta accanto e appena sotto l’Animella per offrirle la propria protezione rassicurante. Viene eletto in occasione della preselezione delle tre candidate ad Animella.

‘MBUTTATURI. Così vengono chiamati i giovani vigorosi che sollevano e spingono il carro della Varia. Vestono una divisa bianca con fascia rossa alla vita. Si distinguono per appartenenza alle Corporazioni degli Artigiani (fazzoletto amaranto al collo), Bovari (fazzoletto arancione), Carrettieri (fazzoletto giallo), Contadini (fazzoletto verde) e Marinai (fazzoletto blu).