LA CULLA DELLA PRIMA INDUSTRIALIZZAZIONE NAZIONALE IN ITALIA: L’ECOMUSEO DELLE FERRIERE E FONDERIE DI CALABRIA NELLA VALLATA DEL FIUME STILARO

La vallata dello Stilaro per il suo trascorso industriale può oggi definirsi “la culla della prima industrializzazione nazionale”. Accanto alle emergenze culturali “tradizionali”, tutta la zona che costeggia il corso del fiume, nonostante diversi decenni di abbandono, conserva resti molto significativi della propria storia industriale.

Le varie popolazioni e dinastie che per oltre duemila anni hanno avuto il controllo politico della Calabria, con le loro attività industriali, hanno disseminato il territorio della vallata di innumerevoli testimonianze culturali relative a queste attività.

Lo sfruttamento minerario delle risorse del sottosuolo dello Stilaro risale al periodo greco, ed è continuato fino agli anni cinquanta dello scorso secolo. Favorito dall’attività estrattiva (limonite, galena, calcopirite, molibdenite, ecc.)nacque il più grande polo siderurgico pubblico di tutto il meridione d’Italia, i cui resti più consistenti sono da ricondursi al periodo Borbonico.

In appena duecento anni (sec. XVIII-XIX) furono realizzate, tre fabbriche d’armi (le più importanti sorte a Stilo e Mongiana, quest’ultima restaurata di recente) tre fonderie (di cui una alla Ferdinandea), venti ferriere; furono attivate ben trenta miniere (visitabili quelle di Bivongi e Pazzano) e furono fondati tre villaggi siderurgici.

Sempre in quest’area, una ventata di innovazione tecnologica fece si che si realizzassero sul finire dell’800 e nei primi del ‘900, oltre alle attività siderurgiche, tre centrali idroelettriche, due delle quali, anche se non più attive, ancora esistenti lungo l’alto corso dello Stilaro; mulini idraulici, concerie, un impianto di flottazione realizzato dalla Breda, completano la ricca dotazione di beni culturali legati all’archeologia industriale della vallata dello Stilaro e costituiscono un’interessante itinerario alternativo per chi è interessato a riscoprire e conoscere un aspetto inedito della cultura calabrese.

 

Tratto da “scopriamo la provincia di Reggio Calabria –Gli itinerari della storia (2002)

Foto tratta da Wikipedia