GLI ALBERI D’ASPROMONTE E SILA: IL PINO LARICIO

Chi non è abituato a riconoscere gli alberi difficilmente potrà apprezzare l’unicità delle pinete della Sila e dell’Aspromonte, le pinete di pino laricio. Oltre alla bellezza paesaggistica delle pinete calabresi, alla loro ricchezza di fauna, di flora e di funghi, all’essere ambiente di lupi e cinghiali, bisogna percepire anche che ci troviamo in un habitat naturale particolare.

Il pino nero è una specie che i botanici chiamano “collettiva”, ossia è formata da diverse specie non molto ben separate e separabili dal punto di vista morfologico ma che hanno in comune il fatto di costituire foreste in stazioni aride e pietrose, dove però si risente della risalita di aria fresca e umida dalle vallate sottostanti. I pini neri si trovano dalla Penisola Iberica all’Anatolia e dall’Austria all’Africa settentrionale, dunque è una specie particolarmente mediterranea. Sono state descritte sei diverse entità, una delle quali è il pino calabrese, Pinus Laricio, presente solo sulle montagne della Corsica, in Calabria e in Sicilia. In Sicilia si trova nella pineta di Linguaglossa, sull’Etna, mentre in Calabria solo su Sila e Aspromonte. Queste pinete dunque, anche se possono sembrare banali pinete, sono qualcosa di più raro, risultato di un adattamento a condizioni singolari.

La frugalità e la capacità di attecchire su terreni scoscesi e aridi ha fatto del pino nero una delle specie preferite per i rimboschimenti, anche con un impoverimento delle preziose caratteristiche genetiche dei nuclei naturali. È sulla Sila e l’Aspromonte che oggi troviamo le principali pinete naturali del prezioso pino laricio di Calabria.