BELLEZZE DI CALABRIA: IL MUSEO SANTA BARBARA (MU.SA.BA)

Percorrendo la superstrada Jonio-Tirreno che collega i due mari in provincia di Reggio Calabria non si può fare a meno di notare le mura dell’antico complesso monastico che ospita il MuSaBa (Museo Santa Barbara), a sud est dell’abitato di Mammola nella vallata del Torbido. Intorno ai resti dell’antico monastero (la prima chiesa fu costruita tra il 300 e il 450, ricostruita nei secoli successivi, l’ultima ristrutturazione architettonica risale al 1300 per opera dei Certosini con necropoli risalente al XI – VII a.C. e un insediamento protostorico che vi sovrappone tra il V e il IV secolo a.C.), su 7 ettari di terreno, con alberi di ulivi, agrumi e “giardini mediterranei”, ospita un museo privato con sculture ed opere d’arte contemporanea. La Chiesa restaurata, ospita “Il Sogno di Giacobbe”, uno straordinario dipinto tridimensionale di Nik Spatari, pittore, scultore, architetto nonché ideatore del Parco,  lungo 14 metri, largo 6 ed alto 9 che copre tutto lo spazio della volta e dell’abside della cappella antica. L’opera rappresenta tutta la vita di Giacobbe,le figure sono ritagliate su fogli di legno leggero, prima dipinte e poi applicate come rilievi sospesi nell’aria.

L’area sottostante l’acrocoro del museo-laboratorio è attrezzata a zona residenziale con la foresteria, annesso laboratorio d’arte, uffici e teche.

All’interno del parco sono presenti decine di opere di artisti contemporanei,
la maggior parte concepite sul luogo in stretto dialogo con l’ambiente, segnato dai sassi aridi del torrente, dalla vegetazione lussureggiante, dalle preesistenze storiche e dai contenuti culturali facendo diventare quel luogo uno spazio di integrazione tra natura e cultura, tra arte contemporanea ed ambiente, tra antico e moderno.

Il MuSaBa è un museo speciale, non un luogo di arte e di cultura al chiuso ma ammirando le opere, uniche nel loro genere, passeggiando nel verde e la possibilità di richiedere lezioni tenute personalmente dall’artista Nik Spatari sulle sue opere, i suoi studi e  illustrando il suo capolavoro letterario “L’enigma delle arti asittite nella Calabria ultramediterranea”: un volume con oltre 1000 immagini nel quale Spatari traccia, attraverso le sue illustrazioni, la storia artistica del territorio calabrese.
La “struttura museale” nasce dalla volontà e dall’estro creativo di Nik Spatari e Hiske Maas, che dal 1969, insieme ad artisti, architetti, ambientalisti, archeologi, hanno lavorato per sviluppare un museo laboratorio d’arte contemporanea dove le persone di tutte le età possono imparare l’arte attraverso la pratica. Nel 1986 viene istituita la fondazione che gestisce MuSaBa, ente morale internazionale no profit che ha come finalità la creazione, la tutela, la gestione, la conservazione, la diffusione e la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, ambientale, archeologico, paesistico e botanico.
I primi artisti a realizzare opere sul posto “scultura ambientale” sono il brasiliano Delima Medeiros, il taiwanese Hsiao e il milanese Gentile. All’interno del parco si trovano opere oltre che dello stesso Spatari, del giapponese Motoaki Ozumi, Bruno Conte, Alfredo Pizzo Greco, di Barbara Quinn, Peter Fend, Bruno Setter, Petra Rhijnsburger, Stewin Kerwin, del canadese Albert Coluccio, dell’ austriaco Karl Heink Steck, della tedesca Cristina Brandi.