STORIA REGGINA: L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO “VERONA”

Il piroscafo Verona fu costruito nei cantieri navali Workman, Clark & Co. Ltd di Belfast nel 1908, e fu poi iscritto nei registri della Navigazione Generale Italiana di Genova ed impiegato dalla Regia Marina Italiana.Questa nave rientra nei tragici racconti dei libri di storia relativi all’affondamento di numerosi piroscafi nello Stretto di Messina, avvenuti tra il 1917 e il 1918, durante la I Guerra Mondiale ad opera degli U-boot classe 24, 35 e 38, della Marina tedesca.

La mattina dell’11 maggio 1918 la nave, comandata dal capitano Guli, si trovava nel porto di Messina da dove prese il largo diretta a Tripoli con oltre 3.000 uomini a bordo, tra soldati e marinai. Il piroscafo giunse nelle acque territoriali di Reggio Calabria, tra Calamizzi e Pellaro, attorno alle 13:00, quando fu silurata dal sommergibile tedesco U boot-52. Per il piroscafo Verona non ci fu scampo e colò a picco in meno di mezz’ora.

L’U-boot 52 era un sommergibile tedesco varato nel marzo 1917, comandato nel maggio 1918 dal tenente di vascello Hellmuth von Doemming che al suo attivo poteva contare l’affondamento di 13 navi nemiche.

Nell’affondamentodella nave italiana perirono circa un migliaio di uomini mentre gli altri 2.000 furono salvati non solo dalle navi di scorta del convoglio militare ma anche dalle imbarcazioni di reggini, soprattutto pescatori, che, accortisi dell’attacco, si lanciarono eroicamente in mare per soccorrere quante più persone possibili. Oltre 60 piccoli battelli parteciparono all’operazione di salvataggio in condizioni di estremo pericolo data la presenza della nave fuori controllo e alla deriva. Le cronache raccontano che uno dei soccorritori, il settantenne Matteo Gatto, morì in mare risucchiato dal gorgo della nave in affondamento dopo aver portato a riva 30 uomini insieme a suo figlio Antonino e al sedicenne Giuseppe Tripepi figlio del celebre deputato reggino Demetrio Tripepi.

 

Di seguito alcuni fonogramma inviati dopo la tragedia:

12 MAGGIO 1918. FONOGRAMMA DEI REALI CARABINIERI AL PREFETTO DI MESSINA.

Per notizia informasi che ore 13,00 oggi Piroscafo Italiano “Verona” carico 3000 uomini truppa proveniente porto Messina diretto Tripoli, giunto a circa 4 miglia da Reggio, in quelle acque territoriali venne silurato affondando dopo quasi 25 minuti. Accorso naviglio ed altre navi prontamente inviate da questa Difesa Marittima venne operato salvataggio. Finora risultano sbarcati Messina circa 540 naufraghi.

13/5/1918 – TELEGRAMMA A S. E. IL MINISTRO, UFF. DI GABINETTO

Da ultime notizie ritienesi che siano periti circa un migliaio fra ufficiali, soldati e equipaggio piroscafo Verona. Giunto ora qui S. E. il Comandante del Corpo d’Armata da Palermo che dispose campo di concentramento tutti disertori naufraghi ricoverati a Reggio Calabria. Centocinquanta cadaveri questa Difesa Marittima saranno stanotte trasportati questo cimitero. Permane profonda impressione cittadinanza ma ordine pubblico sempre perfetto. F.to il Prefetto”