SPOSINI DI CAMPAGNA

Un giovane ragazzo di campagna, dopo un anno di matrimonio, non riuscendo ad avere bambini, si reca in città da un ginecologo con sua moglie. Il medico, informato della problematica che ha spinto i due giovani ad avere un consulto con lui, inizia a fare domande per capire cosa c’è che non va nella coppia che impedisce di procreare: “Ma la sera cosa fate?”. Il giovane risponde: “Ceniamo, vediamo la TV, ci diamo un bacetto e poi andiamo a letto“. “E la mattina?” – incalza ancora il ginecologo – a rispondere è la giovane e timida sposa: “Ci alziamo, facciamo colazione, ci diamo un bacetto e Paolo va a lavorare“. Il dottore insiste: “E il pomeriggio?”. La coppia risponde quasi in coro:  “dopo aver pranzato, ci diamo un bacetto e andiamo a fare un riposino“. Il medico crede di aver capito la patologia che affligge la coppia e rivolgendosi alla signora dice: “Si spogli e si sdrai sul lettino!”. Il ginecologo si mette su di lei e fanno l’amore alla presenza del marito che non batte ciglio. Alla fine il dottore rivolto al ragazzo: “Ha visto come si fa ad avere bambini? … E questo si deve fare tutti i giorni!“. Il marito, raggiante in viso, risponde: “Ho capito dottore“. I due sposini ringraziano pagano la parcella ed escono. Appena usciti dall’ambulatorio al giovane sposo sorge un dubbio e torna indietro. Bussa, riapre la porta e timidamente chiede al dottore: “Mi scusi, preso dall’entusiasmo ho dimenticato di chiederle,  … viene lei a casa nostra o veniamo noi in ambulatorio?“.