QUANDO IL CALCIO SI FA CAROGNA

E l’uomo disse alla donna:”zitta tu, che vuoi capirne di calcio…”

La scenziata ed il calcio – parte I

“Dopo quasi trent’anni di onorata reputazione da tifosa di calcio, per Reggina, Milan e Nazionale Italiana… simpatizzante per squadre come Barcellona, Portogallo e Liverpool… ieri abbiamo assistito alla ciliegina sulla torta… una torta fatta di me*da. L’ennesima truffa ai danni della nostra intelligenza, della morale e dell’etica sportiva. Come se non bastasse, abbiamo assistito al debutto nel mondo dello spettacolo di Gennaro a’ carogna. L’ennesimo personaggio viscido che mancava proprio alla cornice decadente di una Italia burattinaia. Lo specchio della palude in cui stiamo annaspando. Ieri, a mio avviso, la partita non doveva disputarsi, come tante altre nel corso della storia del calcio. Ciò di più grave alla strana faccenda della sparatoria – per motivi legati alle tifoserie o no – c’è il commento televisivo di individui idioti che invece di valutare oggettivamente i fatti, si sono concentrati sull’espressione dei bambini sugli spalti e sulla loro aspettativa di vedere giocare la partita… ovvio che i bambini non aspettano altro, sono bambini, che messi al corrente dei fatti forse avrebbero avuto un po’ più di maturità dei grandi. Ma non è tanto questo che mi preoccupa… mi preoccupa il fatto che da ieri sera, un elemento qualsiasi possa diventare l’idolo dei tifosi napoletani. Giá me l’immagino: “uè Genná! Si ‘o chiù ‘ruoss! Si stat’ fenomenale. Accusì si fa… l’ha fatt fiss a tutt’quant!”.
È triste tutto ciò. È preoccupante. È la fine del rispetto per l’uomo.

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