L’ORO NERO DI CALABRIA: LA LIQUIRIZIA

La liquirizia (glycyrrhiza glaba),” radice dolce”, conosciuta e impiegata da oltre 5 millenni per le sue qualità benefiche e per il gusto particolare, è pianta tipica della macchia mediterranea, che si esprime al massimo livello con gli arbusti spontanei del litorale jonico calabrese, particolarmente nell’area compresa tra Rossano e Corigliano Calabro. Le caratteristiche del terreno e il clima favorevole costituiscono, infatti, la culla naturale di questo prezioso vegetale.

Cresce su terreni argillosi e calcarei, sviluppandosi per quasi due metri verso l’alto, con una fioritura periodica di corolle lilla e lunghissime radici che invadono il terreno in profondità, facendo dire agli antichi che arrivassero “fino all’inferno”. Già note alla medicina ippocatrica, le radici della liquirizia, raccolte in autunno, tra il terzo e il quarto anno di vita della pianta, sbucciate ed essiccate, si prestano ad una serie di impieghi, oltre che medicamentose, anche gastronomici. La pasta nera e profumata, dal gusto dolce-amaro e dalla fraganza intensa, derivante dalla trasformazione dei prodigiosi bastoncini, consente deliziose applicazioni in cucina, soprattutto grazie allo straordinario potere edulcorante , cinquanta volte superiore a quello del saccarosio.

La liquirizia, infatti, per la sua versatilità si presta a numerosi impieghi che, con un po’ di fantasia, danno vita a originali degustazioni. Caramelle, canditi, gelati, sciroppi, tisane, liquori, grappe e marmellate trovano in questo prodotto uno straordinario ingrediente. In particolare, la marmellata di liquirizia e bergamotto accompagnano insalate di frutta, gelati e creme, mentre i liquori, da gustare ghiacciati, sono ottimi come digestivi e per irrorare dolcetti come scalille, stracette, fichi e turdilli.