L’INFLUENZA DEL GRECO NEL DIALETTO CALABRESE

L’influenza del greco nel dialetto calabrese è facilmente comprensibile per chiunque ripercorra col pensiero la storia del nostro territorio.

Nel reggino la colonizzazione dei calcidesi provenienti dall’Eubea fu linguisticamente influenzata dalla presenza dei Messeni, che portarono ad una dorizzazione della lingua.

E’ curioso soffermarsi su alcuni vocaboli comunemente oggi utilizzati nel dialetto, analizzandone l’etimologia ed il significato.

Il termine “parpatulu” indica ad esempio la gente povera ignorante e nomade, perennemente in cerca di lavoro ed espedienti per sopravvivere.

Studiando il termine è facile risalire al verbo greco “parpatò”, ossia camminare.

Solo interpretandolo si può risalire al perché del significato attuale. I nomadi nella cultura greca non erano ben visti, poiché spesso si trattava di banditi. Anche quando non lo erano, si trattava sempre di barbari, termine onomatopeico indicante il balbettare nel tentativo di parlare una lingua sconosciuta.

Da qui all’accezione odierna del termine, il passo fu breve e comprensibile.

– Tratto da “Il bollettino archeologico di Motta Sant’Agata” n°1 (2012), a cura di Francesco Ventura

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