LA GIUGGIOLA

Il giuggiolo, conosciuto anche come dattero cinese,  è un albero da frutto originario del nord dell’Africa e della Siria poi importato anche in Cina e India dove viene coltivato da diversi millenni. E’ molto diffuso anche nel  bacino del Mediterraneo e quindi anche in Italia, portato dai romani.

La pianta non ha particolari esigenze di terreno e resiste tranquillamente a temperature rigide anche sotto lo 0, ha una crescita lenta raggiungendo un’altezza  che va dai 5 ai 12 metri. I rami sono spesso ricoperti di spine con foglie di un verde brillante. Produce un gran numero di piccoli fiori bianchi verdastri e, alla fine delle estati calde, dei frutti, le giuggiole,  grandi quanto un’oliva con un unico nocciolo all’interno e  dalla buccia che va dal rosso porpora al bruno rossastro racchiudente una polpa giallastra.

La giuggiola se colta non ancora matura (quando presenta un colore verde uniforme) ha un sapore simile a quello di una mela acerba, procedendo con la maturazione il colore si scurisce, la superficie si raggrinzisce e il sapore diviene più dolce, assomigliando a quello di un dattero.

Sono frutti  molto ricchi di vitamina A e C, ferro, calcio, zuccheri, sali minerali, pectina, mucillagini, antrachinoni, tannini, zizifusina, acido ascorbico e flavonoidi. Si possono seccare, candire o utilizzate per la produzione di ottime confetture e sciroppi, famoso è il brodo di giuggiole, un antico liquore.

Le giuggiole hanno un benefico effetto per i sofferenti di pressione alta grazie alla presenza di flavonoidi e glucosidi in grado di regolare la pressione sanguigna. La presenza di antrachinoni rende questo frutto anche un discreto lassativo inoltre può essere considerato un rimedio naturale  per i disturbi delle vie respiratorie causati da allergia. Il frutto essiccato è molto utile nella prevenzione e nella cura dei sintomi influenzali, in casi di asma, contro la raucedine e le infiammazioni intestinali, vanta inoltre proprietà espettoranti ed emollienti.

Una controindicazione al consumo di questi frutti è il calo del desiderio sessuale.