FAUNA D’ASPROMONTE: LA SALAMANDRINA DAGLI OCCHIALI

Il Parco Nazionale d’Aspromonte gode di una ricchezza faunistica straordinaria grazie alla varietà ambientale del suo territorio. La fitta vegetazione e la presenza di un clima prevalentemente mediterraneo favoriscono la presenza di molte specie animali che trovano nell’Aspromonte il loro habitat ideale. Fra i gli anfibi è presente la salamandrina dagli occhiali (salamandrina terdigitata) un anfibio della famiglia salamandridae. Specie endemica in Italia, vive negli Appennini,  diffusa soprattutto nel versante tirrenico della penisola  mentre è più rara nel versante adriatico/jonio.

Questo anfibio ha una lunghezza media che da adulto supera di poco i 10 centimetri  e quasi due terzi appartengono alla coda. Il colore varia dal bruno del dorso, al rosso, nero e biancastro del ventre, sulla testa ha una macchia di colore chiaro a forma di 8, da cui il nome. La colorazione vivace ha lo scopo di segnalare a tutti i potenziali predatori, dalla puzzola alla biscia, che è molto velenoso. Caratteristica unica di questo anfibio è il fatto che possiede solo 4 dita sia negli arti anteriori che per quelli posteriori.

La Salamandrina dagli occhiali, generalmente, vive ad un’altitudine che va dai 200 ai 900 metri in boschi di latifoglie, anche se può adattarsi a vivere in aree aperte o in valloni rocciosi, dimostrandosi piuttosto versatile.

La sua dieta è composta da piccoli  invertebrati, aracnidi, miriapodi, onischi, gasteropodi e insetti.

Questa specie di anfibio mal sopporta il caldo rimanendo attivo da settembre a giugno mentre in estate si “infossa” in luoghi freschi cadendo in un letargo estivo detto estivazione.

Non si hanno informazioni riguardo l’accoppiamento della salamandrina dagli occhiali, si riproduce in primavera quando le femmine entrano in acqua per deporre le uova, di solito tra le 20 e le 50, in gruppetti di 5/15, attaccandole sulla faccia inferiore di un sasso sommerso o sulle foglie cadute sul fondo della pozza, dopo essere state fecondate probabilmente a terra.

Le larve vivono in acque fredde e ben ossigenate e si nutrono di plancton acquatico, piccoli invertebrati d’acqua dolce (principalmente crostacei, larve di insetti acquatici, platelminti). Il loro accrescimento è piuttosto rapido e in due mesi il girino si trasforma in una mini-salamandrina identica all’adulto ma lungo solo 25mm.

Le minacce che incombono su questa specie, ormai rara, sono l’inquinamento dei ruscelli e il disboscamento.