ECCELLENZE DI CALABRIA: L’AGLIO DI PAPAGLIONTI

L’aglio è considerata una pianta straordinaria per le sue virtù terapeutiche, gastronomiche e medicinali. E’ ricco di vitamina A, B e C, pectina, fruttosio, riduce il rischio di problemi cardiovascolari e tumorali, è un ottimo battericida e antisettico. Il suo uso è documentato fin dal 3000 a. C. era cibo e medicamento per Babilonesi, Ebrei, Arabi ed Egizi quest’ultimi lo consideravano “sacro”, per i Romani era un simbolo delle virtù militari per le sue proprietà igieniche e fortificanti, nel medioevo era utilizzato anche contro la peste, nella seconda guerra mondiale i soldati lo utilizzavano per medicare le ferite.

In Calabria l’aglio è coltivato da secoli,  più piccolo delle varietà solitamente in commercio con un  profumo intenso ed un sapore inebriante. C’è un posto, in particolare, dove questa pianta ha trovato delle condizioni colturali favorevoli: Papaglionti, frazione di Zungri, nel Vibonese. Qui viene coltivato da secoli in terreni leggeri ben lavorati e permeabili che, insieme al clima temperato e asciutto, garantiscono alla pianta un’ottima maturazione, che avviene normalmente nel periodo tardo primaverile – estivo; una volta maturo viene fatto essiccare, poi viene intrecciato e conservato in luoghi freschi e ventilati.

Il suo bulbo è di colore rosa che racchiude i bulbilli in tuniche membranose di colore rosso, il gusto piccante e fortemente aromatico e contiene solfuro di allile e antiossidanti in quantità superiori rispetto all’aglio prodotto altrove.

In cucina è impiegato per aromatizzare differenti piatti a base di verdure, di pesce, di carne, di pasta inoltre trova largo impiego in salse e ragù, nelle pizze e nella bruschetta.