ANCHE IL “CAMPO CONI” CHIUDE I BATTENTI

Anche il “Campo Coni” verrà chiuso come il Parco Caserta, il  PalaPentimele e la piscina comunale.

Da ormai mezzo secolo, tutti coloro che praticano atletica leggera o semplicemente si dilettano nel fare corsa, conoscono bene il “campo CONI” nel popoloso rione reggino di Modena.

Questa  struttura, da tempo, è diventata sempre più fatisciente. Il comune di Reggio, proprietario dell’impianto, ha ricevuto negli ultimi anni, da più parti (dalle società sportive, da associazioni, dal singolo fruitore), lamentele e inviti a risanare la grave situazione in cui versava l’impianto sportivo. L’intervento più “rumoroso” del comune, però, è stato quello di inserire un ticket di 1,85 euro ogni qualvolta si volesse utilizzare la pista, null’altro.

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“Tanto tuonò che piovve!”

Data la situazione stagnante ecco un altro schiaffo per l’impiantistica sportiva reggina. Da lunedì 14 aprile anche lo storico campo CONI sarà chiuso come, per i più svariati motivi, gli altri principali impianti della città (il PalaPentimele, la piscina comunale, il Parco Caserta).

Sembrerebbe che a decidere la chiusura del CONI siano stati i N.A.S. che dopo un controllo hanno riscontrato la struttura fatisciente, dalla carenza di igiene nei bagni, alla pericolante gabbia del lancio del martello, dalla tribuna inagibile,  all’erba alta.

È l’unico impianto della città per l’atletica leggera; centinaia di persone ogni giorno vanno lì per fare attività fisica oltre gli atleti agonistici. Quale soluzione per questa gente?

Il Campo Coni deve riaprire nel più breve tempo possibile. Il Comune provveda a saltare ogni burocrazia e con procedura d’urgenza metta a norma l’impianto rendendolo fruibile alla comunità reggina.