IL CONTADINO E LA SCROFA

Un contadino possiede una scrofa e pensa di farla procreare per avere dei porcellini da poter ingrassare. Accoppiata più volte con l’unico verro presente nella sua fattoria, purtroppo, non rimane incinta. Il contadino, stizzito,  decide di farsi aiutare dal vicino fattore che delimita alla sua proprietà. Questi, venuto a conoscenza del problema dice:

Io ho un verro che è veramente potente, fai montare la tua scrofa dal mio maiale e dopo il parto mi dai un terzo dei maialini che nascono!

Il primo contadino accetta la proposta rispondendo:

Va bene, affare fatto. Quando possiamo accoppiarli?

Domani mattina alle otto in punto, carichi la scrofa sul furgone, la porti qui e la facciamo montare“.

Il giorno successivo i due maiali si accoppiano, il primo contadino dubbioso chiede all’altro:

Ma come faccio a capire se la scrofa è rimasta gravida?

Semplice! Se domani la tua scrofa mangia le ghiande vuol dire che è incinta in caso contrario la ricarichi sul furgone e ritorni qui un’altra volta.

La mattina seguente la scrofa non ha mangiato le ghiande e il contadino, come da accordo,  carica la scrofa sul furgone, la porta nell’altra fattoria e la fa montare nuovamente dal verro. Dopo un’ora di monta continua, il contadino si riporta a casa l’animale.

Il giorno dopo si alza presto per veder se la scrofa ha mangiato le ghiande ma suo malgrado constata che il maiale non le ha neanche sfiorate. Ricarica la scrofa sul furgone e ricomincia la trafila che si protrae per diversi giorni ma il risultato non cambia. Una mattina il contadino, febbricitante, rimane a letto incaricando la moglie di controllare la situazione del maiale: “Vai a vedere tu se la scrofa ha mangiato le ghiande.”

La donna esegue quanto richiesto dal marito e, tornando pochi minuti dopo, dice:

Non so se la scrofa ha mangiato le ghiande ma e’ sul furgone che ti aspetta!”