Gen 22 2019
QUESTA SERA SU RAIUNO, IN PRIMA SERATA, “LIBERI DI SCEGLIERE” GIRATO A REGGIO CALABRIA
Martedì 22 gennaio, in onda in prima serata su RaiUno il film diretto da Giacomo Campiotti girato in Calabria e sostenuto da Calabria Film Commission.
Marco Lo Bianco è un giudice del Tribunale dei minori di Reggio Calabria e ha un sogno: strappare i ragazzi alla ‘ndrangheta. Lo Bianco è il personaggio protagonista di “Liberi di scegliere”, il nuovo film diretto da Giacomo Campiotti (regista della fortunata serie Rai “Braccialetti Rossi”) che andrà in onda, in prima serata, martedì 22 gennaio, su Rai 1.
Prodotto da Rai Fiction e BIBI Film TV con il sostegno della Calabria Film Commission. Girato a Reggio Calabria, grazie al contributo della fondazione Calabria Film Commission, hanno partecipato alla realizzazione del film per la tv numerose maestranze tecniche e artistiche del territorio.
“Liberi di scegliere è una produzione importante a livello nazionale e il sostegno della Film Commission Calabria alla sua realizzazione ha portato nel nostro territorio buone opportunità di lavoro – afferma l’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Maria Francesca Corigliano – anche il tema trattato, delicato, ma fondamentale rappresenta, sia pure in un ambito molto specifico, il pensiero portante di tante scelte operate a favore dei giovani calabresi. Essere liberi di scegliere significa avere una visione propria, avere opportunità oltre i vincoli culturali ed economici della famiglia, ma con l’aiuto delle istituzioni. Sono certa che la fiction sarà un successo – conclude l’assessore – il risanamento della Film Commission, voluto dal Presidente Oliverio è stato un eccellente investimento in virtù della ricaduta positiva a livello economico e di immagine per la Calabria”.
“Liberi di Scegliere” racconta uno spaccato di vita vera, quella che vede intrecciarsi le storie delle giovani leve della ‘ndrangheta a quella degli uomini di Stato che tendono loro la mano per aiutarli a realizzare un futuro diverso da quello criminale scritto nel Dna delle loro famiglie. “Perché se la ndrangheta non si sceglie, ma si eredita, allora la Giustizia per essere efficace deve riuscire a spezzare le catene che spingono i figli a emulare i padri e seguire le loro orme”.
Nel cast, diretto da Giacomo Campiotti: Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Carmine Buschini, Federica Sabatini, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Vincenzo Palazzo e con la partecipazione dell’attore calabrese Francesco Colella e della piccola interprete cosentina Karol Mazzei. Il film, ispirandosi all’iniziativa del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, in prima linea dal 2012 nell’adozione di provvedimenti civili che prevedono in questi casi la decadenza o la limitazione della responsabilità genitoriale, racconta un percorso alternativo al carcere che ha l’obiettivo di fornire a questi giovani la possibilità di una crescita sociale e culturale in luoghi e contesti lontani da quelli di provenienza. Una strada difficile e dolorosa da accettare soprattutto per le madri delle ‘ndrine con il cuore spesso stretto tra due fuochi, diviso tra la consapevolezza della necessità dell’allontanamento dei figli da casa e l’ancestrale amore materno che li vorrebbe invece sempre vicini a loro.
Liberi di Scegliere. Marco Lo Bianco è un giudice del Tribunale dei minori di Reggio Calabria e ha un sogno: strappare i ragazzi alla ‘ndrangheta. Giorno dopo giorno ha visto sedersi nella stessa aula di tribunale tutti i ragazzi delle più importanti famiglie mafiose della provincia. E ha capito che le famiglie si assicurano il potere sul territorio grazie alla continuità generazionale, costringendo i figli a fare il mestiere dei padri. Quando incontra Domenico, ultimo componente di una cosca, ma anche fratello minore di un ragazzo che ha inutilmente arrestato anni prima, Lo Bianco decide che è arrivato il momento di dire basta. Con una scelta che non ha precedenti, dispone l’allontanamento del ragazzo dalla Calabria e il decadimento della responsabilità genitoriale non solo per il padre latitante, ma anche per la madre. Inizia una strada difficile che costringerà tutti ad abbandonare le proprie certezze. Lo Bianco e i suoi assistenti si confronteranno con i codici e i sentimenti di famiglie che hanno considerato sempre e solo come cosche criminali. Domenico e sua sorella Teresa impareranno che esiste anche uno Stato fatto di persone che non vengono per arrestarti, ma per tenderti la mano e aiutarti a sognare un futuro diverso, in cui poter essere, finalmente, liberi di scegliere.
[Tratto dal sito istituzionale della Regione Calabria]